Licorice Pizza (Film, 2021)

Un film ambientato benissimo negli Stati Uniti degli anni Settanta, San Fernando Valley, dove il quindicenne Gary vive coltivando sogni e speranze, prima come attore prodigio, poi come imprenditore di materassi ad acqua e sale da flipper. Gary incontra Alana, venticinque anni, e se ne innamora, come può innamorarsi un adolescente di una ragazza molto più grande. La storia segue passo dopo passo i cambiamenti del rapporto tra Gary e Alana, complici in avventure assurde e in progetti imprevedibili.

Non è un thriller, anche se ci sono scene di suspense notevoli, quindi possiamo dire che alla fine l’amore trionfa. Licorice Pizza di Paul Thomas Anderson va spiegato sin dal titolo, perché tutto parte da una famosa catena di dischi della California del Sud con identico nome che Anderson associa alla sua infanzia, come una madeleine di vinile. La musica è importante, ascoltiamo pezzi dei Doors (Peace Frog), di Paul Mc Cartney (Let Me Roll It), di David Bowie (Life on Mars), ma importanti sono pure i ricordi giovanili del regista, dei tempi vissuti in un’America di provincia, ai confini con le grandi metropoli dove pulsa la vita.

Licorice Pizza è il film più intenso e personale di Anderson, in bilico tra realtà e fantasia, sospeso tra autobiografia e ricordi generazionali, accompagnato da una colonna sonora d’epoca, con il sottofondo degli eventi grandi e piccoli della storia. Un trionfo di piani sequenza, fin dalla scena iniziale che accompagna l’incontro tra Gary e Alana, lo scontro d’amore che fa cominciare male un rapporto destinato a complicarsi e a diventare importante. Anderson scava bene nella personalità dei personaggi, ce li rende vicini, li fa sentire veri, riesce a far credere in una relazione che pare impossibile, tra un ragazzino e una donna di origini ebree, che vorrebbe scappare dalla miseria della provincia. Il film è una riflessione accorata sul tempo perduto, sul senso della vita, sull’amore e sui treni che passano una volta soltanto, vanno presi al volo, sulla realtà che dev’essere speranza e sogno, da non far svanire.

Attori bravissimi, non solo i veterani Sean Penn e Tom Waits, che non devono dimostrare niente, ma anche i debuttanti Alana Haim (esordiente al cinema, ma cantante affermata) e Cooper Hoffman (figlio di cotanto padre), nei ruoli principali. Paul Thomas Anderson non lo scopriamo certo oggi, autore di capolavori come Magnolia, Sidney, Boogie-Nights, Ubriaco d’amore, Vizio di forma, Il filo nascosto, aggiunge un tassello importante sulla personale concezione dell’amore. Va da sé che la direzione di attori è impeccabile, la tecnica di regia sopraffina (inquadrature mai banali, sempre ispirate, avvolgenti), il regista prende per mano lo spettatore e l’accompagna a scoprire la sua storia. Colonna sonora stupenda, curata da Johnny Greenwood, con pezzi d’epoca famosi e orecchiabili. Fotografia luminosa e splendente (dello stesso regista in collaborazione con Bauman) che immortala i grandi spazi bruciati dal sole della San Fernando Valley.

Molte candidature agli Oscar, ai Golden Globe, sia per la sceneggiatura (sempre di Anderson!) che per le interpretazioni. Girato nella zona di Los Angeles, tra agosto e novembre 2020, con un budget di 40 milioni di dollari e un titolo in lavorazione di Soggy Bottom. Distribuito in Italia da Eagle Pictures dal 17 marzo 2022, uscito in Nord America a Natale 2021. Se amate il buon cinema non lo dovete perdere, ché sono centotretatre minuti ben spesi e il tempo passa così bene da sembrare pochi.

. . .

Regia, Soggetto e Sceneggiatura: Paul Thomas Anderson. Fotografia: Paul Thomas Anderson, Michael Bauman. Montaggio: Andy Jurgensen. Effetti Speciali: Elia P. Popov. Scenografia: Florencia Martin. Costumi: Mark Bridges. Genere: Commedia, Sentimentale. Produttori: Paul Thomas Anderson, Sara Murphy, Adam Sommer. Paese di Produzione: USA, 2022. Durata: 133’. Interpreti: Alana Haim (Alana Kane), Cooper Hoffman (Gary Valentine), Sean Penn (Jack Holden), Bradley Cooper (John Peters), Tom Waits (Rex Blau), Benny Safdie (Joel Wachs), Emma Dumont (Brenda), Maya Rudolph (Gale), John C. Reilly (Fred Gwynne), Mary Elizabeth Ellis (Anita), Joseph Cross (Matthew), Skyler Gisondo (Lance).

©Futuro Europa® Le immagini utilizzate sono tratte da Internet e valutate di pubblico dominio: per segnalarne l’eventuale uso improprio scrivere alla Redazione

[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]

Condividi
precedente

Donne: veloci e concrete

successivo

Cronache dai Palazzi

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *