Italia delle Regioni
Massimiliano Fedriga, presidente della Conferenza delle Regioni italiane, ha così riassunto i contenuti del recente incontro con il neo ministro degli Affari regionali e delle autonomie, Roberto Calderoli: “Con il Ministro Calderoli abbiamo discusso di Autonomia differenziata, ma anche delle emergenze economiche e sociali del Paese. Su quest’ultimo tema abbiamo presentato il documento di proposte della Conferenza delle Regioni” e specifica “si tratta di questioni che vogliamo affrontare insieme al Governo per dare risposte alle esigenze di cittadini, imprese e territori. In particolare, abbiamo evidenziato i problemi legati al caro energia che interessano servizi primari come la sanità. È un’agenda con le priorità”.
“E’ chiaro – ha precisato il presidente Fedriga – che sono a rischio anche gli equilibri dei bilanci regionali per i maggiori costi di funzionamento dei servizi, ma anche per i mancati introiti previsti. Ad esempio, nel settore del trasporto pubblico locale attendiamo copertura per i minori ricavi. Sull’autonomia differenziata il Ministro Calderoli ha aggiornato sul percorso che intende intraprendere, annunciando che nei prossimi giorni invierà alle Regioni una bozza su cui potremo lavorare e collaborare per proporre degli spunti come sistema delle Regioni. Consapevoli che abbiamo di fronte un processo di innovazione virtuosa in grado di realizzare una rinascita dei territori e delle realtà produttive”.
Prosegue il Confronto tra i comuni dell’Anci e i comuni dell’Unione Europea sull’ efficienza energetica. “Guardare a esperienze innovative, i piccoli comuni d’Europa oggi chiedono risposte a una situazione di crescente difficoltà, ma sono anche in grado di confrontarsi e scambiarsi soluzioni innovative per territori più sostenibili e più verdi”. Lo ha evidenziato Roberto Pella presidente della Confederazione Piccoli Comuni Europei (CTME) e vicepresidente vicario di Anci nel corso della conferenza stampa alla Camera per illustrare il seminario organizzato nella stessa giornata con l’Anci sul tema ‘I piccoli Comuni per l’efficienza energetica’.
“L’incontro della CTME a Roma – ha aggiunto Pella – è la vivida testimonianza di come l’Europa, dagli organismi istituzionali più alti ai suoi più piccoli comuni, si stia impegnando in maniera unitaria e fattiva per affrontare la crisi energetica e inflattiva.
Secondo Lino Gentile, delegato Anci per le Aree Interne, “buona parte del futuro dell’Italia e dell’Europa passa anche attraverso lo sviluppo dei Piccoli Comuni. Siamo sempre più convinti che le nostre piccole comunità, con i propri territori, abbiano grande potenzialità per contribuire allo sviluppo economico del nostro Paese ed anche dell’Europa, purché le politiche pubbliche sappiano essere in grado di dare risposte efficaci e tempestive alle loro peculiarità. In particolare, il tema energetico, così drammaticamente attuale, può rappresentare uno dei potenziali assi attorno al quale costruire percorsi di crescita economica e sociale”.
Christophe Bouillon, Presidente dell’Associazione Francese dei Piccoli Comuni (APVF), sindaco di Barentin (Normandia), già membro del Parlamento ha ricordato come “i piccoli comuni francesi sono stati duramente colpiti dall’attuale crisi energetica. I servizi pubblici locali sono stati sottoposti a forti pressioni a causa dell’alto tasso di inflazione. Auspico – ha affermato – un ritorno transitorio alle tariffe regolamentate prima di una riforma del mercato energetico europeo e ritengo altresì necessarie misure aggiuntive per sostenere la transizione energetica a livello locale. I piccoli comuni europei possono essere attori decisivi per fronteggiare la crisi, perché hanno l’agilità per implementare soluzioni adattive”.
Per il Presidente onorario dell’Associazione piccoli Comuni tedesca (DStGB), Roland Schäfer: “le fonti di energia alternative svolgono un ruolo importante non solo per la riduzione delle emissioni di carbonio, ma anche per frenare l’aumento dei prezzi dell’energia. A medio termine – ha affermato – avremo bisogno di più fonti di energia alternative. Ad esempio, il processo di costruzione delle turbine eoliche deve essere accelerato. Ciò che serve è un regolamento chiaro che specifichi che la costruzione di una turbina eolica può essere bloccata solo se interferisce gravemente con la conservazione della natura. Allo stesso tempo, dobbiamo abituare i nostri cittadini alla prospettiva che in futuro potremo vedere le turbine eoliche dai nostri giardini.”
Infine, Vladimir Petrut, Sindaco di Cavnic e membro dell’AOR (Associazione dei Comuni della Romania): “I piccoli comuni della Romania, come quelli di tutta Europa, devono far fronte a bollette energetiche sempre crescenti. Nonostante gli sforzi compiuti per ottimizzare i consumi attraverso l’efficienza termica degli edifici, l’installazione di pannelli fotovoltaici o la riduzione del programma, si annuncia un inverno con molte sfide. Sono convinto che sia necessario il sostegno dei governi centrali ma anche della Commissione Europea per garantire condizioni favorevoli per superare i prossimi mesi invernali”.
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