Semestre UE, Presidenza alla Spagna

La Spagna presiede per la quinta volta il Consiglio dell’UE al motto di: “L’Europa, più vicina”, volendo intendere lo spirito di prossimità umana, politica e istituzionale. Le priorità su cui lavorerà Madrid durante il semestre 1 luglio – 31 dicembre 2023 sono: la reindustrializzare l’UE e garantire la sua autonomia strategica aperta; la transizione verde e l’adattamento ambientale; una maggiore giustizia sociale ed economica; l’intento di rafforzare l’unità europea.

La presidenza del Consiglio è esercitata a turno dagli Stati membri dell’UE ogni sei mesi, lo stato membro designato presiede le riunioni a tutti i livelli nell’ambito del Consiglio, contribuendo a garantire la continuità dei lavori dell’UE in seno al Consiglio. Gli Stati membri che esercitano la presidenza collaborano strettamente a gruppi di tre, chiamati “trio”. Questo sistema è stato introdotto dal trattato di Lisbona nel 2009 e serve a individuare e perseguire obiettivi a lungo termine attraverso un programma comune che stabilisce i temi e le questioni principali che saranno trattati dal Consiglio in un periodo di 18 mesi. Sulla base di tale programma, ciascuno dei tre paesi prepara un proprio programma semestrale più dettagliato. Il trio di presidenza attuale è formato dalla presidenza spagnola, da quella belga e da quella ungherese.

Una visita a Kiev per ribadire che, qualsiasi sia il risultato delle elezioni del 23 luglio, la Spagna non intende vacillare nel suo sostegno all’Ucraina contro l’invasore russo. Così il primo ministro Pedro Sánchez ha deciso d’inaugurare il semestre di presidenza spagnola del Consiglio dell’Unione Europea, il quinto nella storia del Paese. Il secondo atto politico del primo ministro spagnolo dopo aver assunto la guida del Consiglio è stato invece un endorsement a Ursula von der Leyen per un secondo mandato alla presidenza della Commissione europea. L’immigrazione sarà sicuramente uno dei temi più complicati da trattare, soprattutto dopo il vertice dei capi di Stato e di governo della scorsa settimana, in cui Ungheria e Polonia hanno rigettato con violenza l’accordo appena raggiunto sulla redistribuzione dei richiedenti asilo o contribuzione finanziaria in caso di mancata accoglienza. La tipicità della presidenza spagnola porterà a guardare ancor più verso l’America del sud, tramite il vertice Ue-Celac, che si terrà a Bruxelles a luglio, si intende concludere gli accordi commerciali in sospeso con Mercosur, Cile e Messico.

La presidenza spagnola sarà però inevitabilmente influenzata dalle elezioni politiche di domenica scorsa, con il leader del PP, Alberto Núñez Feijóo, principale sfidante di Sánchez, che si è già lamentato di non essere stato coinvolto dall’attuale governo nella preparazione del semestre di presidenza. Pedro Sánchez ha voluto stemperare i possibili effetti del voto in Spagna durante la presidenza del Consiglio dell’Ue, che vedono le destre in vantaggio nei sondaggi, e quindi potrebbe esservi un cambio di presidenza in corso: “Promuoveremo la reindustrializzazione e la digitalizzazione dell’Europa. Faremo progressi decisivi nella transizione ecologica. Renderemo l’economia più prospera, ma anche più giusta, e rafforzeremo l’unità europea con nuovi strumenti e nuovi accordi. Non è la prima volta che si tengono elezioni durante la presidenza di turno, ci sono stati anche cambi di governo durante la presidenza. Non è imporre dossier o dibattiti europei, ma orientare quelli esistenti prima della fine del semestre. Riguardo il problema dei migranti, abbiamo sempre detto che l’Ue non può essere divisa, siamo tutti vittime di queste crisi. La Spagna ha sempre detto che occorre rafforzare la dimensione esterna del fenomeno e la cooperazione con i Paesi di transito e di origine. Durante la nostra presidenza cercheremo di finalizzare la creazione di una tassazione minima delle società in tutta l’Ue per porre fine, una volta per tutte, all’evasione fiscale da parte di grandi patrimoni e grandi società. L’evasione fiscale costa all’Ue l’1,5% del Pil annuo, la stessa cifra, ha affermato, che viene investita in alloggi sociali e ambiente”.

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