Bomber (Film, 1982)

Michele Lupo (Corleone, 1932 – Roma, 1989) non è un regista da enciclopedia della storia del cinema perché in Italia abbiamo sempre avuto la cattiva abitudine di classificare gli autori sulla base dei temi affrontati e dei generi praticati, invece di valutarne la capacità tecnica. In realtà Michele Lupo è un grande autore di cinema popolare, aiuto regista di Mastrocinque e Bianchi, si specializza nella commedia e nel peplum per passare al cinema western e (sul finire della carriera) ad alcuni ottimi lavori di taglio comico-fantastico che vedono protagonista Bud Spencer. Penso a cose come Uno sceriffo extraterrestre e Chissà perché capitano tutte a me. Bud Spencer è l’attore perfetto anche per due lavori comico sportivi come Bomber e Lo chiamavano Bulldozzer, per tacere del divertente Occhio alla penna, di taglio western comico.

Bomber è l’ultimo film del regista siculo, un lavoro che per gli appassionati resta nella storia, girato nei teatri di posa di Pisorno, la Cinecittà di Tirrenia, oltre che nella base militare di Camp Derby. Altre location verificate sono il palazzetto dello sport di Forte dei Marmi, Pisa, i fossi di Livorno, la spiaggia di Marina di Pisa, Calambrone e Tirrenia. Il soggetto è di Marcello Fondato, che lo sceneggia insieme a Francesco Scardamaglia, riprendendo il personaggio del marinaio forzuto già visto in Bulldozzer, convertendolo a ex pugile invece del vecchio giocatore di football americano.

Bud Spencer è il protagonista assoluto della storia, nei panni di Bomber, boxeur ricco di valori, che ha lasciato il mondo del pugilato dopo aver subito una sconfitta da parte di Rosco Dunn (Knoetze), pugile scorretto che continua a seguire comportamenti violenti e antisportivi. Bomber incontra Jerry, gestore di una palestra pugilistica che vede come frequentatori tre buffi individui: Sylvester Stangone detto Prosecco (Paone), Silos (Vignali) e il sardo Piddu (Tori), oltre a essere fratello di Susanna (Gegia) che gestisce un ristorante sul mare. Bomber accetta la sfida di allenare il giovane Giorgio Desideri, detto Giorgione (Miller), per alcuni incontri da disputarsi alla base Nato e per il match finale contro lo stesso Rosco Dunn. Tutto è come prima, l’americano non è cambiato per niente, i suoi metodi scorretti da frantumatore di ossa vengono smascherati e puniti in un bellissimo finale sul ring che vede il ritorno di Bomber a menare le mani con i guantoni, non solo nei bar.

Bomber è un film invecchiato benissimo. A suo vantaggio c’è la comicità slapstick di Bud Spencer (doppiato da Glauco Onorato), alcune battute diventate epocali (io il formaggio lo metto dappertutto), la colonna sonora degli Oliver Onions (Fantasy, sigla di un anime, ripresa da Guido e Maurizio De Angelis) e la presenza di Jerry Calà in solitaria che dopo questo film decide di lasciare i Gatti di Vicolo dei Miracoli per dedicarsi completamente al cinema. Jerry Calà sfodera il suo repertorio teatrale di stampo cabarettistico a base di libidine, doppia libidine, libidine coi fiocchi, senza contare gli immancabili Capito?, spesso è in ritardo sul set perché divide la sua vita tra cinema e teatro con il gruppo, che grazie ai suggerimenti di Bud Spencer decide di lasciare.

Non vanno cercati sottotesti o messaggi subliminari in un film popolare come questo, ben girato e farsesco al punto giusto, anche se si apprezza una morale sulla correttezza nel mondo dello sport, con cenni relativi ad amicizia e al rapporto paterno che lega allenatore e pugile. Un film pieno di ritmo, basato sul puro divertimento, girato all’americana dal bistrattato Michele Lupo, pieno di scazzottate stile western all’interno di un bar che sembra un saloon nordamericano. Ottima la fotografia del litorale pisano-livornese, con belle sequenze marine e carrellate tra piazza dei Miracoli e piazza dei Cavalieri, senza trascurare lungarni cittadini, il mare di Calambrone e il centro storico della vecchia Livorno, tra fossi e vicoli.

Bomber è diventato un cult del cinema italiano, un grande incasso in patria ma anche in Ungheria, dove è più noto che in Italia. Ci sarà un motivo.

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Titolo Originale: Bomber. Anno: 1982. Durata: 96’. Genere: Commedia sportiva. Regia: Michele Lupo. Soggetto e Sceneggiatura: Marcello Fondato, Francesco Scardamaglia. Fotografia: Giorgio Di Battista. Montaggio: Eugenio Alabiso. Musiche: Guido e Maurizio De Angelis (Oliver Onions). Scenografie: Walter Patriarca. Produttore: Elio Scardamaglia. Distribuzione (Italia): CIC. Interpreti: Bud Spencer (Bud Graziano, detto Bomber), Jerry Calà (Jerry), Mike Miller (Giorgio Desideri, detto Giorgione), Kallie Knoetze (Rosco Dunn), Gegia (Susanna), Nando Poane (Prosecco o Sylvester Stangone), Giorgio Vignali (Silos), Maurizio Tori (Piddu), Francesco D’Adda (Ciuffo di cuoio), Valeria Cavalli (Claudia, fidanzata di Giorgione), Angela Campanella (Lauretta), Bobby Rhodes (Samuel Newman), Vincenzo Maggio (arbitro), Piero Del Papa (uomo di Croupe), Nando Murolo (Croupe, proprietario del bar), Rik Battaglia (trainer americano), Piero Trombetta (professore), Giovanni Cianfriglia (teppista), Mario Mattioli (cronista boxe).

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[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]

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