Premio Daphne Caruana Galizia 2023

Daphne Caruana Galizia era una giornalista maltese, oltre che una blogger e un’attivista contro la corruzione. Nel suo lavoro, ha riferito ampiamente di corruzione, di riciclaggio di proventi illeciti, di crimine organizzato, della compravendita di passaporti per acquisire la cittadinanza maltese e dei legami del governo dell’isola con lo scandalo dei Panama Papers. È stata vittima di vessazioni e minacce, culminate nell’esplosione di una bomba nascosta nella sua auto che ha posto fine alla sua vita il 16 ottobre 2017. Il clamore e le proteste su come le autorità competenti hanno gestito le indagini relative al suo omicidio hanno portato il primo ministro Joseph Muscat a dimettersi dall’incarico. Dal 3 maggio al 31 luglio 2023n oltre 700 giornalisti provenienti dai 27 Paesi dell’UE hanno presentato le loro storie alla giuria, che ne ha scelte 12 prima di decretare il vincitore finale. Il premio e il suo importo di 20.000 EUR sono una testimonianza del forte sostegno del Parlamento europeo al giornalismo investigativo e alla libertà di stampa.

Il Premio Daphne Caruana Galizia 2023 è andato a un consorzio greco-britannico-tedesco per l’indagine sul naufragio dell’Adriana, costato la vita a più di 600 migranti a Pylos in Grecia. L’indagine collaborativa è stata portata avanti da Solomon, Forensis, The Guardian e Ard sul naufragio avvenuto nei pressi delle coste di Pylos in Grecia, causando la morte di oltre 600 migranti. L’inchiesta presenta una traccia completa del percorso seguito dal peschereccio Adriana fino all’affondamento, mentre era sotto la supervisione di navi greche ed europee. Gli autori dell’inchiesta vincente hanno condotto più di 20 interviste e analizzato nel dettaglio gli atti giudiziari e i documenti della Guardia costiera greca, portando alla luce tutte le occasioni di salvataggio mancate e offerte di aiuto ignorate, dai dati raccolti, sono stati proprio i tentativi della capitaneria di porto greca di trainare il peschereccio ad averlo fatto affondare, sebbene quest’ultima abbia negato di aver cercato di rimorchiare l’imbarcazione. Gli eventi di quella tragica notte sono stati simulati usando una modellizzazione 3D interattiva del peschereccio ottenuta grazie ai dati del diario di bordo dell’imbarcazione della Guardia costiera e alla testimonianza del suo capitano, oltre a traiettorie di volo, dati del traffico marittimo, immagini satellitari e video ripresi dalle imbarcazioni vicine e da altre fonti.

Oltre alla presidente, alla cerimonia di premiazione, martedì 17 ottobre 2023, nella sala stampa del Parlamento europeo a Strasburgo dedicata proprio a Daphne Caruana Galizia, era presente la vicepresidente responsabile del Premio, Pina Picierno: “Il Parlamento europeo è accanto alle giornaliste e ai giornalisti che sono un pezzo fondamentale per la tenuta delle nostre democrazie. Senza giornalismo libero, senza una stampa libera, non ci può essere democrazia. Il Caruana Galizia non è, quindi, solo l’occasione per dare un riconoscimento pubblico a giornalisti e reporter che si distinguono. È anche un modo per l’Eurocamera per dire che l’idea di un’Europa forte e libera non può prescindere da un’informazione forte e libera“.

La presidente del Berliner Presse Club Juliane Hielscher, in rappresentanza dei 28 membri della giuria: “Quest’estate la nave Adriana è affondata a Pylos, in Grecia, davanti agli occhi della Guardia costiera nazionale e di Frontex. Insieme ad altri partner e media europei gli autori hanno dimostrato, con la loro inchiesta, che quelle 600 persone non sarebbero morte se le autorità europee avessero agito in altro modo“.

La presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola durante la premiazione ha dichiarato: “Oggi, come ogni anno, onoriamo la memoria di Daphne Caruana Galizia con un premio che è un potente promemoria della sua lotta per la verità e la giustizia. I giornalisti di tutto il mondo continuano ad essere presi di mira per via del loro lavoro, ma si rifiutano di essere messi a tacere. Questo Parlamento è al loro fianco in questa battaglia di lunga data per salvaguardare la libertà di stampa e il pluralismo dei media in Europa e non solo”.

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