Giubilanti e Giubileo
A Roma è in atto una specie di guerra dei mondi. Le parti interessate sono tre: i cittadini, i turisti e i cantieri del Giubileo. Al momento, su tutti, vincono i cantieri; morti e feriti tra le due parti (cittadini e turisti) ma su tutto regna la grande soddisfazione di aver riportato questi ultimi a riavvicinarsi alla Chiesa. A suon di bestemmie. Corpose, imponenti declinate dall’italiano al finlandese con grandi escursioni turche e mediorientali. La riscoperta della frase sacra a corollario di giornate passate incastrati tra le macchine in un traffico che non ha fine.
Colonne infami di gente costretta a passare su piccole passarelle per ammirare opere d’arte o, meglio, per farsi foto da postare sui social. Ma nonostante questo, il clima è festoso. Si bestemmia e si ammira il luccichio degli addobbi; si resta ore incastrati ma ammirando maestosi alberi e luminarie sfarzose. È proprio vero che il Natale è magico, ne ho la prova.
Ogni mattina il cittadino medio, quello che va al lavoro in macchina perché magari abita in posti dove i mezzi pubblici latitano, apre la radio sperando di sentire notizie confortanti e arrivare sul posto di lavoro in tempi accettabili. In totale, ciascun conducente romano ha perso al volante 107 ore della propria vita nel 2023, in aumento di 10 ore e 53 minuti rispetto al 2022.
Questi dati sconfortanti aumentano la vicinanza alla Chiesa. Però poi pensate che bello, si potrà passare sotto la Porta Santa e zac, tutti i peccati cancellati. Perché l’anno del Giubileo è l’anno della remissione dei peccati, della riconciliazione, della conversione e della penitenza sacramentale. Quindi, sappiatelo.
Il Giubileo, comunemente, viene detto “Anno santo”, non solo perché si inizia, si svolge e si conclude con solenni riti sacri, ma anche perché è destinato a promuovere la santità di vita. Posso dire con certezza che lo scopo, per molti, è già raggiunto. Amen.
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