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Giubileo del Mondo della Comunicazione

Lo scorso fine settimana (dal 24 gennaio – memoria di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti e della comunicazione – a domenica 26 gennaio) si è tenuto il primo dei 36 grandi eventi dell’Anno giubilare, il Giubileo del Mondo della Comunicazione, che ha richiamato a Roma giornalisti, esperti e operatori della comunicazione da tutto il mondo.

L’evento, che ha visto il suo momento più importante la mattina di sabato 25 gennaio con il pellegrinaggio alla Porta Santa della Basilica di San Pietro, è rivolto a tutte le figure professionali del mondo della comunicazione. Il Giubileo si è aperto alle ore 17.30 di venerdì 24 gennaio con un momento di accoglienza dei pellegrini da parte della Diocesi di Roma, con assistenza all’accoglienza dei colleghi giornalisti da parte dell’Ucsi Lazio, nella Basilica cattedrale di San Giovanni in Laterano, e poi con la celebrazione della Santa Messa in occasione della festa di San Francesco di Sales, patrono dei giornalisti, presso la stessa Basilica.

La giornata di sabato 25 gennaio, è iniziata alle ore 7.30 con il Pellegrinaggio alla Porta Santa di San Pietro di giornalisti e operatori della comunicazione, seguito da un coffee break di benvenuto nell’Atrio dell’Aula Paolo VI.

A seguire, in mattinata, si è tenuto l’incontro culturale “In dialogo con Maria Ressa e Colum McCann”. Il giornalista Mario Calabresi ha moderato il confronto con la giornalista filippina, Premio Nobel per la Pace nel 2021, e lo scrittore irlandese, autore, tra gli altri romanzi, di Apeirogon. La sessione è continuata con una performance musicale del Maestro Uto Ughi e alle 12.30 l’udienza, sempre in Aula Paolo VI, con il Santo Padre Papa Francesco. Nel pomeriggio del sabato i partecipanti hanno preso parte a una serie di eventi culturali e spirituali, in vari luoghi di Roma e in diverse lingue, dal titolo “Dialoghi con la città”.

“Condividete con mitezza la speranza che sta nei vostri cuori” (cf. 1Pt 3,15-16), questo il tema che il Santo Padre Francesco ha scelto per la 59.ma Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, che si celebrerà il 1 giugno 2025, il cui messaggio è stato pubblicato nella mattinata di venerdì 24 gennaio. Il tema della prossima Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali pone l’attenzione sul fatto che oggi troppo spesso la comunicazione è violenta, mirata a colpire e non a stabilire i presupposti per il dialogo.

Questo il primo commento della Sala Stampa della Santa Sede: “È quindi necessario disarmare la comunicazione, purificarla dall’aggressività. Dai talk show televisivi alle guerre verbali sui social il paradigma che rischia di prevalere è quello della competizione, contrapposizione e volontà di dominio. Per noi cristiani [in particolare per i giornalisti cattolici che si ispirano alla Dottrina Sociale della Chiesa nel mondo della comunicazione – NdR] la speranza è una persona ed è Cristo. Ed è sempre legata ad un progetto comunitario; quando si parla di speranza cristiana non si può prescindere da una comunità che viva il messaggio di Gesù in modo credibile a tal punto da far intravedere la speranza che porta con sé, ed è capace di comunicare anche oggi la speranza di Cristo con i fatti e con le parole”.

Come ogni anno il Pontefice traccia la strada di un mondo dell’informazione – di cui fanno parte integrante comunicatori, lettori e fruitori dei media – fondamentalmente controcorrente, ma autentico e credibile.

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