A Complete Unknow (Film, 2024)
Quando un film ti fa star bene ha raggiunto lo scopo, nel caso di questa biografia giovanile di Bob Dylan duplice vittoria, perché sia il racconto che la parte musicale sono sublimi e non presentano cedimenti di sorta. Tutto nasce dal libro di Elijad Wald (Dylan Goes Electric!) e narra la svolta elettrica nella carriera di Bob Dylan, artista nato nel solco della rivisitazione del folk tradizionale.
La storia è abbastanza semplice e il racconto si svolge a colpi di canzoni – bellissime e cantate ex novo da un grande Timothée Chalamet – con un giovane Bob al capezzale del suo idolo, Woody Guthrie, gravemente ammalato, accolto nella comunità folk newyorkese, tra le braccia di Pete Seeger e Joan Baez. Non solo, ci sono anche gli amori di Bob Dylan, soprattutto Sylvie (Fanning) la sua prima donna, ma anche Joan Baez (Barbaro), amore musicale e carnale, con la quale ha duettato spesso sul palco. Vediamo ben documentato il suo carattere scontroso e riservato, dagli occhiali scuri per coprire emozioni alla paranoia nel sentirsi oggetto di culto da parte dei fan in delirio.
Il regista (James Mangold, che è anche sceneggiatore) insieme al collega Jay Cocks, racconta l’ascesa di un grande cantante folk, il successo dei primi anni Sessanta e quel tradimento nei confronti dei fan e di chi l’aveva lanciato, quando passa all’amplificazione elettrica, mollando le canzoni originali a base di armonica e chitarra. Bob Dylan in persona ha approvato il film, benedetto dopo lunghe sedute di sceneggiatura, al punto di fare anche da produttore esecutivo, lui che si è permesso il lusso di non prendere parte alla cerimonia per ricevere il Premio Nobel per la Letteratura.
Il film è stato girato nel New Jersey (marzo-luglio 2024) con il titolo provvisorio di Going Electric, fotografato con le luci giuste (Papamichael) e montato benissimo (Buckland e Morris), al punto che non si sente la fatica dei 141 minuti di pellicola, per non parlare di scenografia (Audouy e Graves) e costumi (Phillips) che ti portano nei primi anni Sessanta senza colpo ferire.
Timothée Chalamet è un attore straordinario, credo che ormai non debba più dimostrare niente a nessuno, ché la sua rappresentazione del giovane strafottente Bob Dylan rasenta la perfezione. Bene il doppiaggio di Alex Polidori, così come è ottima la decisione di sottotitolare la parte musicale, in modo tale che anche un fan non viscerale di Bob Dylan possa apprezzare le connessioni con la storia. Molto bene Monica Barbaro nei panni di Joan Baez ed Elle Fanning come primo amore del cantante prodigio, così come sono ben caratterizzati Cash (Holdbrook) e Seeger (Norton).
Un film che sta a metà strada tra il dramma sentimentale, il biografico e il musicale puro, che quando esci di sala sei così soddisfatto che pensi di aver assistito al miglior concerto possibile di Bob Dylan. Se ve lo siete perso avete fatto male, ma siete ancora in tempo a recuperare, non aspettate di vederlo su piattaforma, ché su grande schermo è ben altra cosa.
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Regia: James Mangold. Soggetto: Elijah Wald (da Dylan Goes Electric!). Sceneggiatura: James Mangold, Jay Cocks. Fotografia: Phedon Papamichael. Montaggio: Andrew Buckland, Scott Morris. Musiche: Bob Dylan. Scenografia: Franҫois Audouy, Regina Graves. Costumi: Arianne Phillips. Produttori: James Mangold, Timothée Chalamet, Alan Gasmer, Bob Bookman, Peter Jaysen, Jeff Rosen, Fred Berger, Alex Heineman. Produttori Esecutivi: Bob Dylan, Michael Bederman, Brian Kavanaugh-Jones, Andrew Rona. Case di Produzione: Range Media Partners, Veritais Entertainment Group, The Picture Company, Tumpike Films. Distribuzione (Italia): Searchlight Pictures, The Walt Disney Company Italia. Lingua Originale: Inglese. Paese di Produzione: USA, 2024. Durata: 141’. Genere: Drammatico, Biografico, Musicale. Interpreti: Thimotée Chalamet (Bob Dylan), Monica Barbaro (Joan Baez), Elle Fanning (Sylvie Russo), Edward Norton (Pete Seeger), Boyd Holdbrook (Johnny Cash), P. J. Byrne (Harold Leventhal), Scott McNairy (Woody Guthrie), Dan Fogler (Albert Grossman), Will Harrison (Bob Neuwirth), Norbert Leo Butz (Alan Lomax), Eriko Hatsune (Toshi Seeger), Charlie Tahan (Al Kooper).
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[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]