
Anora (Film, 2024)
Non vi aspettate che mi unisca al coro dei critici con la puzza sotto il naso che disprezzano un film solo perché contiene scene erotiche, ha un taglio comico-grottesco ed è intriso di ironica leggerezza. Non è mica da questi particolari che si stronca un film. Tutt’altro. Non credo che un buon film debba avere solo una componente drammatica, così come penso che i cinque Oscar vinti da questo lavoro nordamericano siano più che meritati. Sceneggiatura, montaggio e regia sono ai massimi livelli, la storia non perde un colpo, il ritmo è incalzante, il montaggio in 139’ è basilare per lo sviluppo del racconto, come è molto importante che il regista Sean Baker sia anche montatore e sceneggiatore della pellicola.
Mikey Madison è bravissima nei panni della escort di lusso che si fa sposare dal figlio viziato di un mafioso russo, sempre credibile e a suo agio in ogni interpretazione, dalle scene erotiche recitate con naturalezza alle parti grottesche, per finire con il dramma personale di chi si trova, dopo aver covato tante illusioni, a perdere ogni cosa. Mikey Madison è così brava da aver imparato a parlare russo e a conferire al suo inglese l’accento tipico di New York, oltre ad aver imparato a danzare la lap dance e la pole dance.
Anora ha vinto la Palma d’Oro a Cannes e, in una sala affollata da gente di cinema, il regista si è visto tributare ben sette minuti di applausi, perché un film deve prima di tutto funzionare e tenere incollato alla poltrona lo spettatore. Anora ci riesce, rende partecipe delle vicissitudini di una prostituta d’alto bordo, intrattenitrice erotica in un locale notturno e avventuriera in cerca di sistemazione. I personaggi sono tratteggiati in modo caricaturale, soprattutto gli scagnozzi russi che cercano di riportare il figlio a casa e tentano in ogni modo di convincere la singolare coppia ad annullare il matrimonio. Alcune sequenze sono davvero esilaranti, gran parte del film è girato in primo piano e con la macchina a mano, ricorrendo alla soggettiva del protagonista per rendere tutto più concitato e realistico. Il tono generale è da black-comedy erotica, ma Sean Baker realizza una commistione di generi tale da far sembrare il suo film un’opera di Tarantino scritta da Mel Brooks. Anora è un lavoro originale, sostenuto da una fotografia notturna e dai toni sporchi di Drew Daniels oltre a un montaggio sincopato che non dà tregua allo spettatore.
Quattro Oscar personali per un film, un successo mica da poco, per un regista che ha girato solo pellicole d’autore, una tantum premiato per una conclamata tecnica personale che non presta il fianco a critiche. Tutto molto bello, avrebbe detto un mio amico recentemente scomparso.
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Regia, Soggetto, Sceneggiatura, Montaggio: Sean Baker. Fotografia: Drew Daniels. Musiche: Matthew Hearon-Smith. Costumi: Jocelyn Pierce. Trucco: Annie Johnson. Produttori: Sean Baker, Samantha Quan, Alex Coco. Case di Produzione: FilmNation Entertainment, Cre Film. Distribuzione (Italia): Universal Pictures. Genere: Commedia, Drammatico, Sentimentale. Durata: 139’. Paese di Produzione: USA, 2024. Lingua Originale: Russo, Inglese, Armeno. Interpreti: Mikey Madison (Anora Micheeva, detta Ani), Mark Ejdel’ŝtejn (Ivan Zacharov, detto Vanja), Jurij Borisov (Igor), Karen Karagulian (T’oros), Vace Tovmasyan (Gaṙnik), Ivy Wolk (Crystal), Luna Sofia Miranda (Lulu), Alena Gurevich (Klara), Lindsey Normington (Diamond), Paul Weissman (Nick), Dar’ja Ekamasova (Galina Zacharova), Aleksej Serebrjakov (Nikolaj Zacharov).
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[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]