Politici in TV
TgCom24, così come tutti i principali Tg nazionali, descrive attimo per attimo la visita del presidente degli Stati Uniti Barack Obama in Italia.
“Barack Obama è al Quirinale per il suo incontro con Giorgio Napolitano, con cui si tratterrà anche per colazione. I due leader si sono stretti a lungo la mano prima di cominciare il loro confronto – spiegano a TgCom24 -. Al termine, il presidente degli Stati Uniti ha incontarto il premier Matteo Renzi. In mattinata, il presidente Usa era stato in visita al Vaticano, e al Papa si era rivolto con queste parole: “Thank you, thank you. E’ meraviglioso incontrarla”.
La visita di Obama del 27 marzo ha avuto come tappe fondamentali prima l’incontro con il Papa: “Papa Francesco ha donato al presidente Obama un medaglione con un angelo (solidarietà e pace). Il medaglione, del diametro di 19,7 centimetri, è in bronzo ed è stato realizzato a mano. Raffigura un angelo, mistico in apparenza, che abbraccia e riunisce gli emisferi settentrionali e meridionali della Terra”.
Poco dopo Obama è giunto al Quirinale, a colloquio con Napolitano: “Il presidente Obama – spiegano a TgCom24 – si è intrattenuto a colloquio con Napolitano nello studio della Vetrata de Quirinale. A seguire un incontro allargato al segretario di Stato, John Kerry, al consigliere della sicurezza nazionale, Susan Rice e, per l’Italia, al ministro degli Esteri, Federica Mogherini”.
Il TG1 si sofferma sull’intervista che il presidente degli Stati Uniti Obama rilascia al Corriere della Sera. “Un’intervista a tutto campo – dice il servizio del TG1 – Obama elogia Renzi e il ruolo dell’Italia nel Mediterraneo, dalla Libia al Libano. L’Italia è un primo piano anche per l’Expo 2015, gli Stati Uniti saranno presenti con un padiglione che si baserà sulla sicurezza alimentare. Roma alleato strategico anche per il semestre europeo a guida italiana che partir il 1° luglio. Con la sua visita a Bruxelles Obama ha spinto per accelerare il trattato commerciale transatlantico, sarebbero anche più facili i rifornimenti di gas all’Europa in un periodo di tensioni con la Russia per la crisi ucraina. Il Fondo monetario internazionale ha concesso a Kiev un piano di aiuti tra i 14 e i 18 miliardi di dollari, ma la Crimea resta occupata e Obama annuncia garvi conseguenze”.
Nei rapporti con il nuovo premier italiano Matteo Renzi c’è un altro servizio del TG1. Renzi dice che “cambiamento è stata la parola d’ordine per il presidente degli Stati Uniti”, così come “per il premier Renzi – dice il TG1 – che cerca di riproporre in Italia il metodo Obama, nel modello ma anche nei contenuti puntando sull’educazione, tagliare la tassazione, rilanciare le riforme, su tutte il Jobs Act, che nel nome riprende ciò fatto dall’amministrazione Obama in materia di occupazione”. “Sono stato in grado di passare dalle parole ai fatti – ha detto Renzi – rilancio sul lavoro e disponibilità ad ascoltare il leader USA su queste tematiche”. “Una delle sfide è sfidare la disoccupazione giovanile – conclude il servizio del TG1 – arrivata a livelli insopportabili per lo stesso premier”.
Repubblica TV approfondisce un servizio del giornale sul via libera al Senato del taglio delle Province. “Via libera del Senato alla fiducia posta dal governo sul ddl Delrio – riferiscono – che prevede lo ‘svuotamento’ e la riorganizzazione delle province. A favore del maxiemendamento interamente sostitutivo del disegno di legge hanno votato 160 senatori, contro 133. Il provvedimento torna adesso alla Camera in terza lettura. Una conclusione positiva dopo una giornata a rischio. Di buon’ora, il consiglio dei ministri ha autorizzato la fiducia sul provvedimento al Senato. La riunione si è svolta alle 8, sotto la guida del ministro del Lavoro Poletti. Assente Renzi, in partenza per la Calabria”.
Sulla decisione di porre la fiducia sul provvedimento Repubblica TV commenta: “La decisione di porre la fiducia, formalizzata poi in Aula dal ministro delle Riforme Maria Elena Boschi, è stata sufficiente a piegare tutte le resistenze presenti all’interno della maggioranza. Nonostante il gruppo dei “Popolari per l’Italia” [per bocca dei senatori Mario Mauro e Lucio Romano, NdR] abbia evidenziamo molte criticità contenute nel provvedimento. La discussione generale sulla fiducia posta dal governo sul maxiemendamento è iniziata nel primo pomeriggio, è il voto è arrivato puntuale poco dopo le 19. Contrari si sono dichiarati Forza Italia, M5S e Sel”.
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