Napolitano e Renzi per il 1 maggio
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano aprirà le celebrazioni del 1° maggio con la deposizione di una corona sul monumento dedicato ai caduti sul lavoro nello spazio antistante la sede dell’INAIL a Roma.
Si svolgerà quindi al palazzo del Quirinale la cerimonia per la Festa del Lavoro alla presenza dei nuovi Maestri del Lazio insigniti della “Stella al Merito del Lavoro” che riceveranno le onorificenze dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Nel salone dei Corazzieri la cerimonia vedrà gli interventi del Presidente dell’Associazione Nazionale Lavoratori Seniores d’Azienda, del Presidente della Federazione dei Maestri del Lavoro d’Italia, del Vice Presidente della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro e del Ministro del Lavoro.Durante la cerimonia il Presidente Napolitano consegnerà riconoscimenti alla memoria di alcuni Caduti sul Lavoro.
[fonte quirinale.it]
“L’emergenza del non lavoro” si combatte “cambiando un sistema-paese che ostacola l’innovazione, la sperimentazione, il coraggio, la fantasia”. E quindi servono credito più facile e meno burocrazia. Gli auguri di buon primo maggio di Matteo Renzi agli italiani arrivano sotto forma di una lettera pubblicata su Europa. Lettera in cui il premier rivendica i successi del governo (come gli 80 euro) e rilancia la riforma della Pubblica amministrazione presentata ieri.
“Da troppi anni ormai il tema del lavoro viene declinato come il tema del non-lavoro. Nelle case, in famiglia, con gli amici si parla di disoccupazione, non di lavoro, e la verità è che ci siamo un po’ tutti abituati a questo. Ci siamo assuefatti. Diamo per scontato che ormai è così, che non c’è niente da fare”, scrive Renzi. E sarebbe difficile fare altrimenti, con il tasso dei disoccupati che è al 12,7% e quella giovanile addirittura al 42,7%.
La crisi, continua, “da noi è mille volte più grave a causa di un sistema-paese che ostacola l’innovazione, la sperimentazione, il coraggio, la fantasia. Pensiamo a quanti imprenditori, soprattutto giovani, hanno tante idee e validissimi progetti per far partire imprese nuove e che si trovano di fronte a una serie impressionante di porte chiuse quando chiedono un finanziamento, un’autorizzazione, un bollo, un permesso”. Quindi la soluzione alla disoccupazione, dice Renzi, è dare maggior spazio all’impresa.
E non basta un intervento dall’alto: “Serve l’iniziativa di tutti, serve un concorso partecipato di idee”, senza però “ripetere il copione del passato, con i tempi lunghissimi della politica tradizionale e delle infinite trattative”.
Poi l’elenco dell’attività di governo: “L’intervento sulle buste paga per chi ha di meno, la riforma della pubblica amministrazione, le leggi sul mercato del lavoro, la prossima riforma fiscale, il pagamento dei debiti alle pubbliche amministrazioni: tasselli di un mosaico che tende a comporsi con l’obiettivo di ridare fiato all’economia italiana”. E la conclusione: “Non basta” ma “ripartiamo da quello che c’è, e scrolliamoci di dosso la rassegnazione. Per cambiare, insieme, l’Italia. Buona Festa del lavoro”.
[fonte repubblica.it]