Resa dei conti in Forza Italia

Se non si tratta di un vero e proprio scontro, poco ci manca. Forza Italia è un partito sull’orlo di una crisi di nervi. Raffaele Fitto, il recordman di preferenze azzurre al Sud, chiede primarie immediate a tutti i livelli per trovare un nuovo leader. “Al comando resto io”, è la replica di Silvio Berlusconi. Se è vero che Forza Italia dalle elezioni Europee esce con le ossa rotte, con il 16,8 per cento, resta pur sempre il primo partito politico del centrodestra e il terzo a livello nazionale. Dopo il voto, c’era da aspettarselo, tra gli azzurri si arriva alla resa dei conti. Di vedere uno dei figli del Cav in politica, non se ne parla.

Mentre si infiamma la polemica sulle primarie, Silvio Berlusconi si interroga su chi potrà prendere il suo posto. Tra i volti che piacciono al Cav c’è quello di Guido Maria Brera, 44 anni, marito della presentatrice Caterina Balivo. Insomma la questione è chiara: a Forza Italia, prima o poi, serve un nuovo leader. Nei giorni scorsi, tra l’altro, è iniziato a circolare qualche nome. A parte il solito, quello di Marina Berlusconi, da un recente sondaggio commissionato dal quotidiano Il Tempo, è emerso che quello giusto per il centrodestra sarebbe Giorgia Meloni (che alle Europee ha incassato quasi 350mila preferenze). Staccati Giovanni Toti e Raffaele Fitto. Non servivano le conferme di Antonio Noto di Ipr Marketing e Roberto Weber di Ixè per capire che le possibilità di vedere Angelino Alfano guidare da leader una coalizione di centrodestra sono pressoché pari a zero.

Nei prossimi giorni, ad ogni modo, servirà molta pazienza per rasserenare gli animi. Raffaele Fitto non cede. Ha scritto una lettera aperta a Silvio Berlusconi: “Io offro lealmente idee per un dibattito. Il problema è chi semina falsità. Chi discute in modo limpido dovrebbe essere una risorsa, e non un problema”. Eppure, “ho l’orgoglio di conoscere un Berlusconi che si è sempre fatto forte delle idee innovative, e ha sempre alzato l’asticella del cambiamento, spiazzando tutti”, ha aggiunto Fitto che insiste sulle primarie “necessarie” senza mettere in discussione la leadership del presidente Berlusconi ma “dobbiamo avere la capacità, e lui per primo, di innovare, invertendo un meccanismo che non può più proseguire”, aveva ribadito anche in un’intervista al Corsera l’ex governatore della Puglia.

“Il leader sono io”. Berlusconi non molla di un centimetro. Anzi, ha chiesto a tutti di “non proseguire con uno sterile dibattito a mezzo stampa sulle primarie e a non contribuire così all’immagine negativa che i media ostili costruiscono ogni giorno a nostro danno”. “Forza Italia è, fin dalla sua fondazione, venti anni fa, un movimento politico aperto, democratico”, ha continuato Berlusconi, “in tale direzione ho sempre orientato la mia attività di Presidente e Fondatore, con l’equilibrio, la capacità di sintesi e il rispetto di tutti che mi sono sempre stati riconosciuti”.

Il futuro del centrodestra è da riscrivere. L’improvvida (per i più) apertura di Angelino Alfano verso “una coalizione che rimetta in gioco i moderati” e un possibile accordo con la Lega restano opzioni. Tutto da valutare una volta fatta chiarezza all’interno del partito di Berlusconi.

©Futuro Europa®

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