AgID, cercasi Direttore Generale

L’Agenzia per l’Italia Digitale, espressa anche con la sigla AgID, ha il compito di coordinare le azioni in materia di innovazione, per promuovere le tecnologie che rientrano nel vasto ambito delle Information and Communication Technologies a supporto della Pubblica Amministrazione. Questo compito conferisce all’Ente un ruolo decisivo e autenticamente strategico in termini di attuazione dell’Agenda Digitale italiana, a sua volta, naturalmente, in linea e in sintonia con l’Agenda Digitale europea.

L’AgID fu costituita con decreto legge nel 2012, all’epoca del Governo Monti, e poi convertita nella legge 134 dello stesso anno, ereditando le competenze del Dipartimento per la Digitalizzazione e l’Innovazione della Presidenza del Consiglio, dell’Agenzia per la diffusione delle tecnologie per l’innovazione, di DigitPA e dell’Istituto superiore delle comunicazioni e delle tecnologie dell’informazione per le competenze sulla sicurezza delle reti.

Pur essendo stato creato con decreto legge e urgenza, l’Ente, guidato fino ad ora dal Direttore Generale Agostino Ragosa, salernitano classe ’50, già Chief Information Officer di Poste Italiane S.p.A. e Consigliere di Amministrazione di Postecom S.p.A., venne scosso nei primi giorni del giugno 2013 – era in quel momento Primo Ministro Enrico Letta – da un atto dell’on. Gennaro Migliore, all’epoca capogruppo alla Camera per SEL, che presentò un’interrogazione con la quale, di fatto, pose concretamente in discussione il ruolo dell’Ing. Ragosa. L’allora Direttore Generale di AgID, infatti, è da molti considerato un ottimo tecnico e manager, ma inadatto per un ruolo che presuppone un’ampissima visione politica e strategica, e che deve mirare soprattutto ad una rivoluzione culturale e professionale basata sulla valorizzazione e ad una maggiore diffusione di e-skills.

Nei primi giorni di questo mese, l’Ing. Agostino Ragosa ha infine presentato le proprie dimissioni, anche alla luce della necessità di recuperare il grandissimo ritardo accumulato in termini di attuazione dell’Agenda Digitale. La prestigiosa e impegnativa carica è quindi attualmente vacante. Ragosa ha, inoltre, dato la sua disponibilità a ricoprire la carica anche in seguito alle dimissioni, fino a quando non sarà nominato il nuovo Direttore Generale, negando così l’ipotesi di un diverso Direttore pro tempore.

Sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico è stato quindi pubblicato il bando per la candidatura a Direttore Generale e si è venuta così a comporre la lista di circa 150 nomi tra i quali il Ministro della Funzione Pubblica, Marianna Madia, dovrà scegliere il successore di Ragosa: una persona che sia forte di una solidissima preparazione sul tema, così come l’uscente Ragosa, unitamente, però, ad una visione e ad un programma politico adeguato e percorribile, oltre naturalmente all’importantissimo requisito dell’indipendenza da parti politiche e dell’assenza di conflitti di interesse.

Tra i nomi dei “papabili” compaiono quelli di: Roberto Mariondo, Mario Dal Co, Fulvio Ananasso (Direttore Studi, Ricerca e Formazione di Agcom), Nello Iacono (Vice Presidente Stati Generali dell’Innovazione) e di Gianna Marini (dirigente Ancitel).

©Futuro Europa®

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