Colombia, Santos inizia il suo secondo mandato

Giovedì scorso a Bogotà, alla presenza del nostro ministro degli esteri Mogherini e di 127 delegazioni estere, si è insediato Juan Manuel Santos alla Presidenza della repubblica della Colombia per il suo secondo mandato. Era stato eletto il 15 di giugno in mezzo a non poche difficoltà. Il suo antico mentore, l’ex presidente Alvaro Uribe, era diventato il suo principale avversario. Lo scontro era nato sulle trattative di pace con le comuniste FARC, poi successivamente anche con l’altro gruppo di guerriglieri del guevarista ELN (Esercito di Liberazione Nazionale).

Un peso determinante nella vittoria di Santos, che è un liberale di centrodestra, lo hanno avuto i vari tronconi della sinistra colombiana che hanno creduto alla sincerità della volontà di Santos di porre fine alla guerriglia di ispirazione comunista delle FARC (Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia) e con l’ELN. Una guerriglia che dura da 50 anni e che è costata al paese ben 220.000 morti, 5 milioni di sfollati, 25.000 “desaparecidos” e 25.000 sequestri. Santos ha iniziato a fine 2012 una trattativa con le FARC a Cuba. Le trattative hanno raggiunto accordi su punti molto difficili, come la Riforma Agraria, la partecipazione politica dei guerriglieri, una soluzione sulle droghe illecite.

Fino ad oggi mai le varie trattative di pace avevano raggiunto tali risultati. Il 15 di luglio le parti si sono incontrate a Cuba per affrontare il tema forse più spinoso, quello delle vittime e delle loro riparazioni. Migliaia di persone che hanno subito violenze di ogni tipo, dalle forze di estrema destra delle AUC, dai vari corpi in divisa dello stato, dalle varie guerriglie. Dopo tre riunioni regionali si è tenuta, sotto l’egida dell’ONU, la riunione finale a Cali. L’ONU dovrà scegliere 60 rappresentanti delle vittime, in mezzo alle quali non sono mancati acuti contrasti, per essere inviati a gruppi di dodici a Cuba, dove il 16 di agosto faranno le loro testimonianze.

Giorni cruciali per la pace quelli di agosto, il 16 i testimoni, il 22 verrà insediata una commissione per il cessate il fuoco e per la pratica deposizione delle armi. Santos ha detto che nella sua agenda c’è la pace, ma anche giustizia sociale ed educazione per tutti.

©Futuro Europa®

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