Augusto, duemila anni dopo

Galio Cesare Ottaviano Augusto, l’Augusto per antonomasia, moriva 2 mila anni fa, il 19 agosto 14 d.C. Si è deciso di festeggiare questo grande evento attraverso misure strutturali, che modificheranno permanentemente l’assetto dell’area archeologica di Roma. Il primo agosto la firma del decreto ministeriale da parte del sindaco Ignazio Marino, ha dato ufficialmente il via all’operato di una commissione mista MiBACT-Comune, appositamente designata al fine.

3 membri nominati dal Comune di Roma e altri 3 dal Ministero lavoreranno assieme alle soprintendenze che hanno competenze su Roma. I primi 3 sono Tiziana Ferrante, professore straordinario di “Tecnologia dell’Architettura” presso la Sapienza, Adriano La Regina, presidente dell’Istituto Nazionale di Archeologia e Storia dell’Arte, e Claudio Strinati, ex-dirigente MiBACT; invece quelli scelti dal MiBACT sono Giuliano Volpe, presidente del Consiglio Superiore dei Beni Culturali e Paesaggistici, Laura Ricci, professore ordinario di Urbanistica alla Sapienza, e Michel Gras, ex-direttore della Scuola Francese di Roma.

La commissione si insedierà a settembre. Dario Franceschini, il ministro MiBACT, ha spiegato: “La Commissione ha il compito di elaborare, a partire dalle linee guida elaborate nel 2008, lo studio per un piano strategico per la sistemazione e lo sviluppo dell’area archeologica romana.” Il progetto condiviso interesserà sicuramente la tutela di questo patrimonio, e anche molti altri temi, come la metropolitana e la pedonalizzazione.

Al centro ci sarà l’area archeologica centrale, ma sono previsti interventi mirati pure per ulteriori siti della Capitale.  Si prevede di ristabilire l’unità tra luoghi sotto giurisdizioni divise: lo Stato controlla il Foro romano e il Colosseo, e il Comune di Roma controlla i Fori imperiali, i Mercati traianei e il Mausoleo di Augusto. La divisione non si rivela funzionale alla salvaguardia ottimale. È il caso di unire le forze e cooperare.

Saranno operati il raddoppio dello spazio visitabile delle Case di Augusto e Livia al Palatino, l’ampliamento e il rinnovo del Museo del Palatino, il recupero del Chiostro Ludovisi alle Terme di Diocleziano, dove verrà allestita una mostra sui fasti e calendari augustei, interventi alla ville di Livia a Prima Porta (dove è stato anche ripiantato il boschetto di alloro, simbolo della dinastia Giulio-Claudia), nuovi allestimenti al Museo della Crypta Balbi, che sorge su un quartiere augusteo, il restauro della Piramide Cestia e del Mausoleo di Cecilia Metella lungo l’Appia Antica.

Tra questi non figura il Mausoleo di Augusto, che non è dello Stato, ma del Comune. Il progetto di recupero è pronto, afferma Maria Rosaria Barbera, la soprintendente speciale per i Beni Archeologici di Roma. Si cercano tuttavia ancora 2 dei 4 milioni necessari all’attuazione del restauro, dopo che nessuno sponsor si è presentato al bando del 2012. Eppure Flavia Barca, l’ex-assessore alla Cultura, annunciava a inizio febbraio la presenza di 2 milioni, secondo l’approvazione del Senato. Perché non avviare intanto l’intervento, utilizzando i fondi in cassa? Si spera nell’Art Bonus, ma le agevolazioni fiscali previste probabilmente non sono ancora sufficienti: si spera invano.

Il 17 settembre a Palazzo Altemps si terrà un convegno con l’intervento delle 23 accademie di 17 Paesi che collaborano con il Ministero e la Soprintendenza. Saranno istituiti un concorso su Augusto e l’Età augustea per gli studenti del Lazio e il progetto di una card, dal nome “Veni, Vidi, Vici”, che per un anno consentirà ai residenti l’ingresso illimitato a Colosseo, Foro romano e Palatino a 25 € (sotto i 25 anni 18 €).

La notte del 19 agosto il Museo dell’Ara Pacis rimarrà aperto per la proiezione dei “Colori dell’Ara” e la visita alla mostra “L’arte del Comando. L’eredità di Augusto”. Inoltre, in forma esclusiva (per appena 30 visitatori, previa prenotazione) proseguono le visite guidate nei “Luoghi di Augusto”, organizzate dalla Soprintendenza Capitolina. Si potrà anche passeggiare nella Roma Augustea, scoprendo le testimonianze architettoniche dell’azione innovatrice di Augusto. Tra gli eventi, il “Foro di Augusto. 2000 Anni dopo”, spiegazione in registrazione audio ideata e curata da Piero Angela e Paco Lanciano, e “Tyrtarion”, spettacolo con la recita e il canto dei versi dei poeti di Età augustea, Virgilio, Orazio, Ovidio, Catullo.

Una moda lunga un anno, che si spinge anche oltre-regione, in Campania e in particolare a Nola, località della sua morte, o l’occasione fruttuosa per riscoprire e valorizzare la storia dell’Augustus, il primo imperatore romano, il successore designato da Giulio Cesare, il Princeps primus inter pares a vita (così nominato dal Senato, con 40 anni di reggenza), il Pacificatore, il Pontefice Massimo? Il vero Divo post-mortem, con grandi azioni di propaganda e misure moralizzatrici esclusivamente di facciata, teneva la classe dirigente coesa e romana con la “R” maiuscola e l’Impero alla sua massima espansione storica, dicendo addio alla Repubblica e alle guerre civili.

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