Evitiamo gli idioti
La confusione continua a regnare sovrana in quello che fu il centrodestra berlusconiano. La Lega si rifiuta di sedersi allo stesso tavolo con Alfano, ma in Lombardia e Veneto i suoi governatori non disdegnano alleanze più vaste. Fratelli d’Italia continua nel suo cammino solitario in versione antieuropea. Forza Italia, dilaniata al suo interno, è all’opposizione ma supporta Renzi nel suo disegno autoritario. Ncd, Udc, Popolari per l’Italia, pur avendo fatto passi in avanti a livello parlamentare con la costituzione, di fatto e ancora non formale, di un gruppo unico, si attardano a realizzare un partito dei popolari italiani auspicato da tutti. L’unità parlamentare non è certo sufficiente perché una forza politica non è quella degli eletti. La classe dirigente deve essere, anzi, qualcosa di diverso per proporre ai suoi rappresentanti istituzionali linee guida e contenuti da realizzare in Parlamento o negli enti locali.
Di fronte a questo non edificante stato di cose, l’alternativa al Pd è un obiettivo da raggiungere il più presto possibile per evitare che si continui, con Renzi, ad assistere a promesse, progetti, riforme, che tardano a realizzarsi nell’immediato per il bene del Paese. I moniti europei in tal senso sono ogni giorno più espliciti e mirano a risollevarci da una crisi che sembra acuirsi senza soluzione di continuità.
Affermava saggiamente Shakespeare: “Che epoca terribile quella in cui degli idioti governano dei ciechi”. Noi abbiamo il dovere di aprire gli occhi per evitare gli idioti.
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[NdR – L’autore dell’articolo è Vicepresidente nazionale dei Popolari per l’Italia]