Nemici

Il nemico pubblico numero Uno adesso è per gli occidentali l’ISIS. Da qualche tempo non si parla d’altro; ci si è sdegnati, raccapricciati, vomitati, disgustati davanti a un tipo mascherato che ha decapitato prigionieri inermi. Abbiamo anche fatto del discutibile sarcasmo davanti a proclami che rasentano il risibile, tipo verremo a Roma e violenteremo le vostre donne e robe così. Ma poi Obama ha richiamato tutti all’ordine, ha guardato tutti negli occhi e ha detto: questi sono i nostri nemici e noi li annienteremo.

Va bene. Il nostro nemico e l’ISIS; ma gli altri? Perché bombardare loro e non quel ragazzaccio di Assad che sta compiendo un vero sterminio di massa? Quanto vale una dozzina di bambini siriani a confronto con un occidentale? E quanti occidentali sono vittime non eclatanti di quei conflitti? E che dire delle milizie Sciite irachene che vanno in giro a rastrellare Sunniti per poi ucciderli? Da quelle latitudini non c’è che l’imbarazzo della scelta. In Arabia Saudita dall’inizio dell’anno sono stati decapitati più di 60 prigionieri. Nessuno si raccapriccia? Saranno fattacci loro. Certo è che da quando Obama ha parlato in tv si sono spesi dei bei soldoni; all’incirca una cifra che va dai 780 ai 930 milioni di dollari per combattere l’ISIS in Iraq e in Siria. Da un recente rapporto sembra che se l’America decidesse di mandare “i nostri” schierando sul terreno circa 2000 soldati, spenderebbe in più circa 300 milioni di dollari al mese.

Una bella spesa non c’è che dire. Ma la domanda è se questo garantirebbe la pace. C’è un piano, una strategia politica a seguire? Intanto a Homs in Siria si perpetrano nuove stragi e muoiono sempre in tanti.

Gli inglesi sostengono che l’ISIS debba ad ogni costo essere combattuto perché c’è il rischio che diventi un vero Stato islamico; e allora mi sono chiesta chi informa gli informati. Come sempre alla radice dei problemi più scottanti di quelle regioni, c’è un motivo religioso. Il problema si potrebbe circoscrivere alle controversie tra Sciiti e Sunniti, i due rami più importanti della religione Islamica.

Per fare un esempio semplice, il regime del presidente siriano Assad, che fa parte della setta degli Alawiti, affiliati agli Sciiti, è sostenuto da Iran e da Hezbollah, entrambi Sciiti. I ribelli siriani sono invece sunniti e sono sostenuti dai paesi del Golfo, tutti governati da sunniti tranne l’Iraq e da gruppi Jihadisti sunniti. Questo è il risultato di rivalità mai appianate che durano dal 632 d.C. e quindi non credo che si potrà parlare di pace in questi luoghi se prima non verranno risolte questioni così antiche e radicate.

Certo è che l’ISIS non è l’unico nemico, è solo il più plateale, quello dell’epoca del web e dei social media, un nemico all’avanguardia e per questo così temibile.

©Futuro Europa®

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Un Commento

  • Alcune delle cose che lei scrive sono esatte, ma meritano alcuni commenti:
    1. L’ISIS è nostro nemico non perché lo dice Obama, ma perché tale si dichiara esso stesso nel modo più aperto, e lo dimostra anche troppo. C’è differenza con Assad? Moralmente no, politicamente si. Assad è un tiranno sanguinario, ma non si propone di distruggere l’Occidente,di conquistare Roma, di bruciare le nostre croci e di violare le nostre donne. Sento profonda indignazione per i bambini siriani massacrati, ma ho dei nipotini italiani e la mia preoccupazione primaria,viscerale, è che qualche fanatico non faccia saltare con una bomba la scuola in cui studiano e non cerchi di trasformare il mondo in cui vivranno in un oscuro medioevo islamico. E spero che mia figlia non sia mai obbligata a girare con il chador o il burka. E nessuno dei miei sia obbligato a scegliere tra la conversione all’Islam o la morte.
    2. Non so se e quanti soldati invieranno sul terreno gli Stati Uniti (spero che lo facciano se è davvero necessario). Ma quello che spenderanno è, francamente, affare loro. Noto che, come sempre nella storia europea dal 1917 in poi,se non ci fossero loro, noi saremmo abbastanza inermi di fronte al coltello dei nazisti prima, dei sovietici poi, degli islamisti ora.
    3. Quel che accade in MO può essere letto ANCHE in chiave di conflitto tra sciiti e sunniti, ma non è solo questo. Il conflitto é ANCHE tra estremismo islamico e regimi(relativamente) laici, tra intolleranza e accettazione (relativa)della diversità, tra odio per l’Occidente o apertura (relativa) ad esso, anche se non necessariamente ai suoi valori. Che c’entrano gli yazidi, i curdi, i cristiani d’Oriente, nelle beghe relative ai discendenti del Profeta?
    4. Va da sé che l’ISIS non è il solo nemico dell’Occidente. Ma é quello che oggi appare più evidente e minaccioso, anche per la capacità che può avere di organizzare e finanziare il terrorismo in casa nostra. Dovremmo rinunciare a combatterlo perché ce ne sono altri?
    5. Vorrei capire una cosa:visto che abbiamo rinunciato a bombardare Assad dovremmo a rinunciare a bombardare l’ISIS? O dovremmo bombardare tutto e tutti? Fare la guerra universale?

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