Brasile, all’Italia contratti ventennali
Quando l’Italia è grande nel mondo, si sa, gli italiani si girano e se ne vanno da un’altra parte, con un occhio nel giardino d’oltralpe e un altro nel recinto di Frau Merkel, dove lo cose li, almeno in termini di grandezza nazionale, vanno un po’ meglio che da noi.
Probabilmente il solo fatto che l’Italia possa di nuovo essere grande, per i giornali di Sistema, quelli ancora zeppi delle cianfrusaglie di Berlusconi & Co, non è più una notizia. Non si vende.
A sfatare il mito, però, ci ha pensato Enel Green Power che, attraverso una gara pubblica, ha ottenuto il diritto a stipulare con la Brazilian Chamber of Commercialization of Electric Energy, tre contratti ventennali di fornitura di energia elettrica prodotta da altrettanti progetti eolici, per una capacità totale di 88 MW. Gli impianti da cui deriverà l’energia si trovano nello Stato di Bahia, nel Nord Est del Brasile, dove la società ha già oltre 146 MW in costruzione, e costituiscono un ampliamento dei progetti che Enel si è già aggiudicata nelle gare pubbliche del 2010 e 2012 tenutesi nella stessa regione.
I tre campi eolici, che richiedono un investimento complessivo di circa 163 milioni di dollari statunitensi, saranno in grado di generare più di 400 GWh l’anno, contribuendo a far fronte alla crescente domanda di energia del Paese. I progetti eolici di Enel Green Power hanno un fattore di producibilità di oltre il 50%. Questo implica che gli aerogeneratori potranno lavorare per circa 4.600 ore equivalenti l’anno.
Un successo, quello in Brasile, che rafforza la presenza del Gruppo Enel in America Latina e consolida l’agilità della diplomazia economica italiana in terreno internazionale.
Scrivetelo questo, adesso.
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