Veneto e Popolari, insieme

Incontro ieri a Mirano (Venezia) del Direttivo regionale veneto dei Popolari per l’Italia con il Vicepresidente nazionale Potito Salatto e Giampaolo Gualaccini, responsabile organizzativo del Partito. Un messaggio di saluto ai Popolari veneti è giunto in collegamento telefonico dal Presidente nazionale del PpI Mario Mauro che ha annunciando una sua prossima visita nel Veneto.

Domenico Menorello ha aperto i lavori, evidenziando il fatto nuovo e sin qui unico in Italia dell’avvenuta formazione del comitato per la Costituente Popolare e Civica del Veneto. Un gruppo composto da persone che arrivano da esperienze diverse e  che intende concorrere alla ricomposizione dell’area popolare e civica in vista delle prossime elezioni regionali, così pungolando il troppo lento percorso di unità a livello nazionale.

Almeno tre gli appuntamenti della Costituente veneta in programma fino a Natale, a partire da quello del 7 Novembre p.v. a Padova sul tema: “Dal welfare della spesa al welfare delle comunità”; seguiranno gli incontri, a Treviso, per la promozione di nuova impresa e nuova occupazione  e sul ripensamento radicale delle istituzioni, in programma a Verona. Una vera e propria “Scuola popolare” per arrivare a definire un manifesto di obiettivi concreti e utili allo sviluppo del Veneto, declinazione dei principi della sussidiarietà sui temi della persona e della vita, della famiglia, del lavoro e dei corpi intermedi. Dalla “Scuola”, dunque, s igiungerà a un “manifesto popolare” sul quale la Costituente civica veneta aprirào con tutti il confronto per le prossime elezioni regionali

Ettore Bonalberti, a nome di Insieme e dell’Associazione Liberi e Forti (ALEF), ha stigmatizzato i ritardi e le incertezze che permangono a Roma tra i rappresentanti dei partiti dell’area popolare ancora alle prese con questioni di organigrammi, mentre nel Paese monta il disimpegno e la sfiducia contro tutte le vecchie e obsolete formazioni politiche.

Veneto e Popolari: Insieme! Da subito! Questo lo slogan emerso dal vivacissimo dibattito della serata, nel quale i rappresentanti di tutte le province hanno ribadito sia la necessità di procedere a costruire l’unità popolare nel territorio senza tentennamenti e senza aspettare nessuno “da Roma”, sia la contrarietà al permanere a sostegno di un governo di fatto ridotto alla condizione a un monocolore PD, grazie al soccorso azzurro di Berlusconi.

“Renzi e Berlusconi – si è detto da parte di molti – parlano lo stesso linguaggio della demagogia”. L’ultimo esempio? Il bonus bebè, concepito come elargizione centralistica, mentre una vera attenzione alle famiglie dovrebbe far introdurre, finalmente, il “quoziente familiare” o la deducibilità delle spese per i figlio dall’imponibile!

L’On Salatto e Gualaccini hanno espresso il loro vivo apprezzamento per l’impegno svolto dagli amici popolari veneti, con l’augurio che nelle prossime scadenze programmate alle quali non mancherà la partecipazione del Sen. Mario Mauro, si possano creare le condizioni per dar vita a una forte compagine dei popolari veneti, con una piattaforma programmatica a misura delle attese dei ceti medi e popolari e con liste per l’elezione regionale e per i rinnovi dei consigli comunali, specie quelle dei comuni capoluogo di Venezia e di Rovigo,  caratterizzate da un forte ricambio di classe dirigente.

©Futuro Europa®

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