Roma (Film, 2018)
Roma vince il Festival di Venezia con pieno merito e si propone come esempio universale di cinema d’autore, perché Alfonso Cuarón fa praticamente tutto – soggetto, sceneggiatura, montaggio, fotografia e regia – realizzando il film
Roma vince il Festival di Venezia con pieno merito e si propone come esempio universale di cinema d’autore, perché Alfonso Cuarón fa praticamente tutto – soggetto, sceneggiatura, montaggio, fotografia e regia – realizzando il film
Muore Paolo Paoloni – megadirettore galattico scoperto da Luciano Salce nel 1968, debuttando ne La pecora nera – e Iris (per puro caso) ha in programmazione il primo film della saga Fantozzi, il migliore senza
Erano tredici anni che Christian De Sica non firmava una regia – The Clan (2005) – ma l’evento poteva essere rimandato se il risultato doveva essere un insignificante Amici come prima. Tredici anni che De
Martha (Carroll Baker) è diventata muta dopo un terribile incidente ferroviario vissuto da piccola, dal quale è uscita illesa ma ha visto morire i genitori. Martha vive a casa del vecchio zio sofferente di cuore,
Confesso che prima di questa visione non sapevo niente di Wes Anderson e forse è stato meglio così, non sono stato condizionato né in negativo né in positivo mentre assistevo alla sua ultima opera, celebrata