Conferenza Europea della Gioventù

All’interno del programma della Presidenza Italiana del Consiglio dell’Unione Europea, largo spazio ed attenzione sono stati rivolti alle politiche giovanili, con particolare riferimento al ruolo dell’istruzione e formazione delle nuove generazioni ai diritti civili e politici. Migliorando la conoscenza degli strumenti a disposizione della futura cittadinanza attiva, il governo italiano mira a promuovere la partecipazione dei giovani al dibattito pubblico, sia in ambito nazionale che europeo.

L’evento centrale di questa azione è la Conferenza europea della Gioventù, che si è tenuta a Roma. Il tema del congresso è stato il supporto all’accesso ai diritti da parte dei giovani, per il miglioramento della loro autonomia e partecipazione alla vita sociale. Hanno preso parte alla manifestazione circa 200 rappresentanti di organizzazioni giovanili e governative provenienti dai 28 paesi membri dell’Unione Europea, oltre a personalità illustri del panorama politico italiano ed europeo. Tra questi, Androulla Vassiliou, commissario europeo per l’istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, Giuliano Poletti, ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali del governo Renzi, e Ignazio Marino, sindaco della città di Roma.

I workshop dell’evento sono stati focalizzati su due aree principali: da un lato l’analisi dell’attuale situazione dell’accesso giovanile ai diritti, per concordare insieme gli interventi futuri per accrescerne gli effetti; dall’altro lato il potenziamento della presenza dei giovani alla partecipazione politica, in particolare sul ruolo dei rappresentanti di organizzazioni giovanili all’interno dei processi decisionali.

Alle tematiche della partecipazione civica e politica è stata affiancata quella della formazione specifica, cioè delle competenze necessarie ai giovani per costruire gradualmente la capacità di influire sulle scelte politiche che li interessano direttamente: a riguardo, i rappresentanti dei movimenti politici giovanili hanno proposto nuove linee guida da seguire in seno alla strategia futura di Europa 2020.

Il Ministro Giuliano Poletti: «Si devono costruire nuove reti di relazioni e facilitare l’accesso alla conoscenza dei giovani in modo più ampio rispetto al passato. Tutto ciò richiede che si costruiscano delle infrastrutture per la partecipazione attiva e responsabile dei nostri ragazzi. Per garantirne il pieno accesso ai diritti, sono necessarie politiche integrate che affrontino i temi più sensibili, a cominciare dall’istruzione e dal lavoro».

©Futuro Europa®

Condividi
precedente

Cuba, la Via Lactea

successivo

Cronache britanniche

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *