La trivella

Non mi sono mai sentita un’ecologista, ma forse un’attenta consumatrice delle risorse della terra. Cerco, per quanto consentito, di non usare troppo il pianeta e magari di rispettarlo al massimo. Quindi riciclo tutto e cerco di non produrre troppi rifiuti plastici. Ma sono alla fine tutte robette da cameriere che producono risultati minimi. Perché la ineluttabile ricerca dell’indipendenza energetica di tutti i paesi produce  decisioni e atti che vanno al di sopra di qualsiasi teoria verde.

Mi riferisco al via libera, che è nel decreto Sblocca Italia, a nuove trivellazioni per la ricerca di petrolio e metano sul territorio nazionale perché, ha sostenuto il Ministro per lo Sviluppo Economico Federica Guidi: “riteniamo sia utile e doveroso sostenere al massimo le produzioni locali di energia”. Quindi sì a nuovi gasdotti e rigassificatori “quando ripartirà la domanda” in nome di una “diversificazione delle fonti di approvvigionamento di idrocarburi”. Infine, una nuova strategia in favore delle rinnovabili “ma con incentivi meno generosi”.

E questo, nella traduzione semplice significa che ’o sole e ‘o vento, saranno ritenuti meno importanti. Io sono appena sorpresa, perché parto sempre dal presupposto che si arrivi ai vertici per mediocrità non certo per merito, ma mi chiedo perché l’energia solare nel paese d’o sole non sia la norma per tutti, città e cittadine, paesini e paeselli.

Secondo gli esperti, nel sottosuolo e al largo delle coste ci sarebbero riserve per circa 8 miliardi di metri cubi di gas (circa il 12 per cento del fabbisogno annuale). Mi viene la ridarella irrefrenabile leggendo che “si cercherà di trovare un equilibrio tra le esigenze di produzione, l’impatto ambientale e le giuste esigenze dei cittadini”. Il che, tradotto significa che ci saranno delle forme di compensazione economica per il territorio, ma che lui, il territorio, sarà l’unico perdente. Qualsiasi azione dell’uomo modifica l’ambiente, ho sentito una volta dire a un capoccione.

Certo è che analizzarne i costi e i benefici, cioè i vantaggi e gli svantaggi è facile, specie quando non c’è un vero contraddittorio perché quando andranno a trivellare a profondità incredibili, nessuno davvero sa che cosa succederà. Senza andare a rivedere quei bei film catastrofisti, anche i bambini sanno che estrarre il gas o il petrolio con i vecchi metodi può creare problemi

L’efficienza energetica è un parametro a cui ogni Paese dovrebbe cercare di arrivare e in Italia siamo molto lontani dalla meta per svariati motivi. Gli Stati Uniti con le nuove tecnologie puntano al vantaggio competitivo con Europa, Russia e Medioriente. Perché senza energia un’economia è debole e l’Italia su questo tema strategico sembra non avere un programma per il futuro. Come non l’aveva per il passato.

©Futuro Europa®

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