Rassegna stampa estera

Certe volte sembra ci piaccia ricevere schiaffi in continuazione, essere derisi e poco considerati. Certamente non facciamo molto affinché ciò non accada. O ameno è quello che percepiamo dalle notizie trasmesse dai media di mezzo mondo. Così la nostra candidatura ai Giochi Olimpici del 2024 diventa spunto di amare affermazioni nei confronti del nostro Paese, come leggiamo dalle righe del Telegraph , del Guardian o del Financial Times che ci fanno capire quanto siamo caduti in basso agli occhi del Mondo, ma anche quanta rassegnazione c’è tra gli italiani. Nicolas Rouyer per Europe1 fa ancora il confronto tra Blair e Renzi: “Renzi sogna un destino alla Tony Blair, che era riuscito ad ottenere i GO 2012 per Londra nel 2005”. Forse dovremmo crederci un po’ di più, come sottolinea Philippe Ridet su Le Monde riprendendo le parole di Renzi: “non lasciamo che i nostri problemi ci impediscano di sognare”. Ma alla realtà ci riporta un altro schiaffo, e questo bello forte. Arriva dall’India con il rifiuto della Corte Suprema di concedere ai nostri marò un permesso di viaggio. Forse l’Unione Europea questa volta verrà in nostro aiuto anche se è poco piacevole dover ammettere di non essere riusciti a risolvere da soli la questione inequivocabilmente mal gestita dall’inizio. Giochi Olimpici e Marò, due argomenti che racchiudono tutto il nostro mondo di problemi che vanno dalla corruzione, alle infiltrazioni mafiose, dalla disoccupazione, all’avvilimento, alla poca credibilità, alla debolezza delle istituzioni e alla nostra fragilità, ma che devono essere spunto per i propositi per il nuovo anno: rialzare la testa.

Scrive Nick Squires sul Telegraph: “L’ambiziosa decisione dell’Italia di ospitare le Olimpiadi del 2024, presa nel bel mezzo della sua peggiore recessione dalla Seconda Guerra Mondiale, è stata accolta con scherno. Annunciando la sua mossa lunedì, il Primo Ministro Matteo Renzi, ha detto sperare che questa dichiarazione potesse aiutare a rilanciare gli investimenti e rialzare il morale di un Paese sopraffatto dall’avvilimento che viene dall’aumento della disoccupazione e da un’economia in continua contrazione (…) Ma il suo annuncio è stato immediatamente accolto dal disprezzo e dalla critica di chi afferma che l’Italia non è in condizioni finanziariamente idonee per sostenere uno dei più grandi eventi sportivi del Mondo e che i progetti avrebbero riversato denaro nelle mani della mafia, che continua ad avere in Italia una forte presa nel settore delle costruzioni”. Certamente la decisione di Renzi ha fornito l’assist a Matteo Salvini che l’ha definita “una follia” e a Zaia che la candidatura dell’Italia di oggi sarebbe stata “come dipingere una 500 di rosso sperando che nessuno si accorga che non è una Ferrari”. Scrive ancora il giornalista inglese: “i Giochi verrebbero ospitati  da città sparse in tutta Italia, non solo Roma, ma Firenze, la Sardegna e Napoli – madrepatria della Camorra”. Forse sarebbe il caso di mettere un punto finale a questi luoghi comuni? Conclude Squires ricordando i giochi del 1960, “organizzati quando il Paese godeva del boom economico nato dal dopoguerra che diede il via alla sua nota Dolce Vita”. E se Renzi avesse ragione? Perché non potrebbe accadere nuovamente?

Renzi ha manie di grandezza, è un sognatore, ma è anche vero che senza rischiare non si può pretendere di arrivare lontano. Stephanie Kirchgaessner sul Guardian sottolinea non solo “l’audacia” del Premier nel voler andare avanti con la candidatura nonostante i problemi  legati a corruzioni, scandali e recessione: “Per l’ambizioso Primo Ministro riformatore, il sogno Olimpico rappresenta la possibilità di ricreare i giorni di gloria dei Giochi Olimpici di Roma del 1960, quando Roma viveva i tempi del boom economico e della Dolce Vita. Li ha paragonati alle sfide fisiche richieste agli atleti (…) il suo discorso è sembrato un discorso di incoraggiamento nazionale. Ma nelle sue affermazioni è trapelata una implicita ammissione alla profonda letargia che imbriglia l’Italia da quando la crisi economica è iniziata. Peggiorata recentemente dall’emergere degli ultimi scandali che hanno travolto il Paese e che hanno coinvolto molti politici romani.”(…)

James Politi parla di “obbiettivo sfacciatamente audace” riferendosi alla corsa di Renzi (e dell’Italia) per il podio olimpico  del 2024. “La proposta spazza via le critiche che Italia – il cui debito pubblico ha recentemente superato 2,2tn di Euro –  non può permettersi di ospitare i giochi. Mario Monti, uno dei predecessori di Renzi, due anni fa non volle suggerire la candidatura per i giochi del 2020 per via delle preoccupazioni sulla salute delle finanze pubbliche (…) Ma Renzi – il cui messaggio politico principale è che il declino dell’Italia invertirà la rotta se verrà realizzata la sua Agenda politica –  ha detto che non ci dovrebbero essere limiti nell’autostima del Paese, nonostante sei anni di difficoltà economiche” (…)

“Roma e l’Italia si sentono in forma olimpica” titola il suo articolo Philippe Ridet. “Nel Febbraio del 2012, ‘il Porfessore’, Mario Monti, allora Presidente del Consiglio italiano, aveva detto ‘no’. Troppo costoso per un Paese fragile. Addio dunque alla candidatura di Roma ai Giochi Olimpici del 2020. Quasi tre anni dopo  ‘si’. Matteo Renzi ha ufficialmente annunciato, lunedì 15 Dicembre, la candidatura di Roma, già organizzatrice dei Giochi del 1960, e dell’Italia all’organizzazione dei giochi del 2024 (…) 2012-2014.Cos’è cambiato? Quasi nulla, se non in peggio (…) Matteo Renzi ha deciso di andare oltre gli ostacoli (…) Resilienza? Fuga in avanti? Deciso a combattere la crisi e la cattiva reputazione dell’Italia con riforme impopolari, Renzi non vuole perdere l’occasione di mostrare ottimismo per il futuro (…) Per ora solo la Lega Nord e il M5S hanno detto chiaramente ‘no’ a questo progetto. Un buon motivo per sostenerlo?”

La stampa indiana ha ampiamente riportato la notizia del diniego della Corte Suprema alla richiesta di Massimiliano Latorre di rimanere altri due mesi in Italia per finire di curarsi e quella di Salvatore Girone di passare il Natale a casa. The Hindu riporta le parole, durissime, del Giudice Capo della Corte Suprema dell’India, H.L. Dattu, che afferma che ‘anche le vittime indiane hanno dei diritti’. Sembra esserci poco spazio al contraddittorio, se mai ce n’è stato. Ora che il nostro Ambasciatore è stato richiamato alla Farnesina e che, come riporta il sito indiano Zee news, l’UE ha avvertito l’India che la decisione della Corte Suprema potrebbe avere degli strascichi più ampi visto che si tratta non solo di cittadini italiani, ma di due militari europei impegnati in operazioni anti pirateria, speriamo si prenda sul serio una brutta storia, gestita male, sottovalutata per interessi più grandi che valevano, agli occhi di qualcuno, più della vita di due persone.

Nick Squires,Italy bid for 2024 Olympics greeted with derision, Telegraph, 15 Dicembre 2014; Stephanie Kirchgaessner, Rome bids for 2024 Olympics amid corruption scandal and recession, The Guardian, 15 Dicembre 2014; James Politi, Renzi goes for gold with Rome’s Olympic bid, Financial Times, 15 Dicembre 2014; Nicolas Rouyer, L’Italie et Rome dans la course aux JO 2024,Europe1, 15 Dicembre 2014; Philippe Ridet, Rome et l’Italie se sentient dans une forme Olympique, Le Monde, 16 Dicembre 2014; Krishnadas Rajagopal, Supreme Court rejects Italian marines’ plea; The Hindu, 16 Dicembre 2014; Zee News India, SC decision on Italian marines: EU warns it could impact ties, 17 Dicembre 2014.

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