Le Case d’aste tedesche fronteggiano i colossi

In Germania, e in minor parte a Vienna con Dorotheum, le case d’aste sono riuscite a fronteggiare sul mercato il monopolio delle multinazionali Christie’s, Sotheby’s, Phillips, Bonhams. Strategie vincenti e potenti mezzi di diffusione hanno permesso risultati in linea con il corrente mercato. Non è ancora chiaro esattamente quando e come questo fenomeno si è verificato. Ci si è approfittati di un momento di distrazione dei colossi? Quanto è chiaro è che i colossi non possono arginare l’ineluttabile. Ma forse il beneficio è di tutti, nello scenario di un mercato dall’offerta più o meno variegata in cui si muove un collezionista sempre più attento e informato.

Con non meno di 10 offerenti al telefono, la casa d’asta di Monaco Ketterer Kunst ha registrato un incremento delle offerte. Ad asta conclusa, ha raggiunto un’ammontare decisamente in linea con il corrente valore monetario sul mercato. Il punto di partenza è l’offerta ricchissima, punto di forza e fragilità, in quanto non facile da confermare. La strategia attuata da Ketterer Kunst di mantenere le stime il più basso possibile permette alla casa d’asta di riportare risultati spettacolari. Ketterer ha guadagnato 21,6 milioni di euro in totale questo autunno, un poco dagli antichi maestri e dall’arte del 19° secolo e in massima parte da opere del 20° secolo.

Con una rosa più ristretta e a suo modo generalmente più inclusiva, data da belle arti, arti decorative, arte moderna, arte contemporanea, fotografia, arte asiatica, arte africana e aborigena, pure Lempertz ha riportato vendite da record questo autunno. La casa d’aste di Colonia detiene una posizione prominente nel mercato d’arte contemporanea, dal quale ha guadagnato 7,1 milioni di euro solo in questa stagione.

Altri esempi significativi sono costituiti da Hauswedell & Nolte (Amburgo), Villa Grisebach (Berlino), Van Ham (Colonia) e Karl & Faber (Monaco), dove, tuttavia, l’arte contemporanea non regna regina. Hauswedell & Nolte non rinuncia ai libri, e agli autografi, immancabili come per l’italiana Bolaffi. Villa Grisebach si dedica ampiamente all’arte del 19°, 20° e 21° secolo e alla fotografia. Van Ham non appare così specializzata, ma un po’ alla Christie’s vende un po’ di tutto, da gioielli, orologi, arte decorativa, arte moderna, contemporanea, e asiatica, focalizzandosi di più di asta in asta, a seconda della direzione del vento. Karl & Faber si interessa sia di antichi maestri, fin dalla sua fondazione con libri e stampe, e arte dell’800, con disegni su carta e dipinti a olio anche per i meno abbienti, sia di arte moderna, con lotti rari e isolati raggiungendo prezzi in crescita costante, e arte contemporanea, con richiesta sempre in salita.

I compratori si rivelano essere sempre più selettivi nelle loro offerte per le opere e particolarmente sensibili verso pezzi visti troppo spesso sul mercato. Opere che sono state viste a fiere d’arte raramente trovano compratori, e, quando ciò avviene, mai a prezzi alti. Sebbene il mercato dell’arte non goda della più alta trasparenza, i database dei prezzi raggiunti ad aste internazionali mantengono aggiornato il collezionista, poiché di facile accessibilità.

Grazie al potenziale mondiale di vendita offerto da internet (soprattutto con il canale americano), le case d’asta tedesche sono ora capaci di lasciarsi alle spalle il proprio ruolo in precedenza minore sulla scena internazionale dei banditori. Inoltre, i costi di spedizione sono estremamente favorevoli e molto negoziabili, al momento. Ciò significa che le case d’asta sono favorevoli a ottenere commissioni più basse dalle compagnie di trasporto – almeno per opere di valore, rare, e dunque ricercate – e premi sempre più alti per i compratori. Alla fine, IVA inclusa, i compratori pagano premi che raggiungono fino al 30% sul costo totale di vendita oggigiorno; e questi sembra che siano destinati ad aumentare.

L’esitazione iniziale nutrita dall’offerente è presto superata. Il collezionista decide di fare fronte a questi elevati costi di transazione, pur di non perdersi opere di alta qualità o, peggio ancora, di rincontrare il pezzo ad una fiera futura con un cartellino ben più proibitivo. Robert Ketterer dichiara che sono 3 i principali punti di interesse per il collezionista d’oggi: che l’artista sia riconosciuto in termini della storia dell’arte; il soggetto rappresentato; le previsioni che l’acquisto si riveli un buon investimento.

L’arte contemporanea rimarrà ancora per un bel po’ al centro del mercato. Le case d’asta tedesche è bene che corrano ai ripari, in particolare nel caso di differenti categorie. Villa Grisebach sta rispondendo bene alla richiesta, attraverso le opere di artisti tedeschi dagli anni ’80 del ‘900, ma riscontrando successo anche con la presentazione di lavori del 19° secolo, a un pubblico di giovani collezionisti; similarmente all’affermata Bassenge a Berlino, con le sue stampe e i suoi disegni su carta.

©Futuro Europa®

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