Un Natale stupefacente (Film, 2014)
Aria nuova per il cinepanettone targato De Laurentiis, anche se quest’anno la concorrenza è agguerrita: si va da un classico ricco di citazioni girato da Neri Parenti (Ma tu di che segno 6?) a un Salvatores – premio ignoranza cinefila – che vende Il ragazzo invisibile come il primo supereroe italiano.
Un Natale stupefacente vede alla macchina da presa lo sceneggiatore prediletto di Neri Parenti, Volfango De Biasi (Roma, 1972), autore di Lago (2009), alcuni documentari e una manciata di film a episodi. Attori principali: Greg & Lillo, scelta felice che è sinonimo di originalità. Si ride di gusto – non solo di pancia come per Neri Parenti – ma anche per tempi comici, battute azzeccate e affiatamento di coppia. Straordinaria la parte finale a base di pizza alla marijuana che sembra citare vecchie commedie del passato, così come tutto il meccanismo da pochade ci riporta piacevolmente indietro nel tempo.
Vediamo la trama. Matteo (Calvagna ) è un bambino di otto anni, affidato agli zii (Greg & Lillo), perché i suoi genitori (Ingrassia e Antonelli) sono stati arrestati per errore. Greg è un musicista, scapolone impenitente, frivolo e mentitore; Lillo è in crisi perché la moglie (Minaccioni) è scappata con un coatto pieno di tatuaggi (Calabresi). I due zii mettono da parte le loro vite e si occupano del bambino, insieme a Jenny (Angiolini), ultima fiamma di Greg. Il film si sviluppa secondo lo schema del Natale in campagna, nella fattoria dei genitori di Matteo, tra comiche incursioni di due assistenti sociali gay (Montanari e De Filippis) che discettano sulle capacità educative degli zii, spacciatrici inconsapevoli e festini a base di pizza con formaggio drogato.
Il regista e gli sceneggiatori dissacrano il matrimonio gay, il bacio omosessuale, inseriscono battute sui froci (come negli anni Settanta!), parlano di famiglia allargata e ridicoli tatuaggi, ma finiscono per raccontare l’amore e la necessità di una famiglia. Straordinaria tutta la parte degli inganni, ispirata alla vecchia commedia sexy e alla pochade, tra scambi di coppie, camere, equivoci e battute a doppio senso. Lieto fine assicurato con i genitori che tornano liberi e l’amore che trionfa, in ogni senso.
De Biasi gira una commedia vera e propria, nonostante lo schema tipico del cinepanettone, dimostrando che anche a Natale si può far ridere con intelligenza. Certo, la tecnica di regia è da television-movie, piatta e incolore, senza gesti artistici innovativi, ma la direzione degli attori è buona. Greg & Lillo sono originali e ispirati come sempre, coppia comica atipica perché nessuno dei due è la spalla dell’altro, ma lo sono alternativamente. Va da sé che reggono meglio la breve durata di uno sketch, massimo di un episodio, che un intero film. Bene Ambra Angiolini in un insolito ruolo sexy ricco di ironia, ma non sono da meno Paola Minaccioni (fuori dai panni della solita caratterista) e il coatto Paolo Calabresi. Una parola di elogio per il piccolo Niccolò Calvagna, spontaneo e ben calato nel difficile ruolo di bambino senza genitori.
Non vi aspettate un capolavoro, ché rimarrete delusi, ma rispetto alla media della commedia italiana contemporanea sembra di essere tornati ai tempi di Amici miei.
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Regia: Volfango De Biasi. Soggetto: Volfango De Biasi, Alessandro Bencivenni, Gabriele Pignotta, Domenico Saverni. Sceneggiatura: Volfango De Biasi, Alessandro Bencivenni, Gabriele Pignotta, Domenico Saverni, Francesco Marioni. Produttori: Aurelio e Luigi De Laurentiis. Casa di Produzione e Distribuzione: Filmauro. Musica: Claudio Gregori, Attilio Di Giovanni. Genere: Commedia. Durata: 100’. Interpreti: Greg (Caludio Gregori), Lillo (Pasquale Petrolo), Ambra Angiolini, Paola Minaccioni, Paolo Calabresi, Niccolò Calvagna, Francesco Montanari, Riccardo De Filippis, Giampiero Ingrassia, Francesca Antonelli.
[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]