In arrivo il Fondo Latte di Qualità
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali ha reso noto, nelle scorse settimane, che il Governo, in vista della fine del regime delle quote latte prevista per marzo 2015, ha presentato un emendamento alla legge di stabilità che prevede l’istituzione del Fondo per gli investimenti nel settore lattiero-caseario. Il Ministro Martina ha dichiarato che con l’istituzione del Fondo Latte di Qualità il Governo dà un segnale forte ai produttori di latte. Infatti con questo Fondo viene proposto lo stanziamento di circa 110 milioni di euro per il triennio 2015-2017, che serviranno per supportare investimenti mirati al miglioramento qualitativo del latte italiano. In particolare il settore lattiero-caseario riceverà il sostegno alla produzione con una dotazione finanziaria di 108 milioni di euro (8 milioni per l’anno 2015 e 50 all’anno per il 2016 e 2017).
Gli obiettivi riguardano l’incremento della longevità, il miglioramento degli aspetti relativi al benessere animale, lo studio della resistenza genetica alle malattie, il rafforzamento della sicurezza alimentare, la riduzione dei trattamenti antibiotici. Agli allevamenti e alle imprese che aderiscono al piano verrà concesso un contributo per gli investimenti fino ad un massimo di 15.000 euro per le aziende agricole e fino ad un massimo di 200.000 euro per le aziende che, oltre alla produzione primaria, operano anche nella trasformazione e commercializzazione. Nell’attuazione saranno previsti criteri favorevoli alle imprese condotte da giovani e a quelle nelle zone montane.
La proposta di istituzione del Fondo Latte di Qualità rientra in un più ampio quadro di azioni strategiche per il comparto lattiero-caseario messo a punto dal Ministero delle politiche agricole. Il piano straordinario è stato presentato dal Ministro Martina ai rappresentanti della filiera agricola e industriale del latte e si basa su 5 aree principali. Dapprima il miglioramento della qualità del latte, quindi la campagna di educazione alimentare per invertire il calo dei consumi del fresco. Importante è la promozione su mercati esteri dei grandi formaggi italiani e quindi è necessario puntare alla revisione della normativa sui prodotti trasformati in modo da valorizzare la qualità dei prodotti italiani e alla richiesta alla Commissione europea di accelerare l’attuazione del regolamento sull’etichettatura, in modo da indicare il luogo di trasformazione e quello di mungitura del latte commercializzato.
L’istituzione di questo Fondo è indispensabile considerando che i numeri del settore lattiero-caseario sono importanti. Solo per quanto riguarda la fase agricola esistono 35.344 aziende e con 1.862.000 vacche da latte e con una produzione di latte vaccino di 11miliardi di tonnellate pari al valore di 4,8 miliardi di euro considerando che il 50% del latte prodotto in Italia viene usato per la produzione dei formaggi DOP. Per la fase di trasformazione il fatturato dell’industria è di 14,9 miliardi di euro pari a circa l’11% del fatturato dell’industria alimentare italiana; quindi, come prodotto naturale, il latte ha un notevole valore ed è importante continuare a valorizzarlo.