Dieta mediterranea, scorte per soli 6 mesi
Il crollo dei raccolti, causato da un’estate così piovosa e altrettanto anomala targata 2014, ha provocato gravi danni a tutti i prodotti che sono alla base della dieta mediterranea con conseguente riduzione delle scorte alimentari per il 2015.
L’allarme è stato lanciato dalla Coldiretti che ha dichiarato che se nel 2014 il reddito agricolo reale per attivo in agricoltura in Italia è diminuito dell’11% , nel 2015 sugli scaffali dei supermercati ci sarà il 35% di olio di oliva italiano in meno, un -25% per gli agrumi, un -15% di vino e un 50% in meno di miele. La produzione Made in Italy del miele di acacia, castagno, millefiori si è dimezzata a causa del clima così come per la vendemmia, e la produzione dell’olio di oliva è crollata intorno alle 300mila tonnellate. Ѐ allarme anche per la pasta, a causa dell’eccessiva dipendenza della nostra industria sull’acquisto di grano duro all’estero, circa il 40%.
In Italia i raccolti di frumento duro hanno subito una leggera flessione del 4%, ma il vero calo si è verificato nell’Unione Europea con un -10% e in Canada con -27%, e proprio il Canada è il principale fornitore dell’Italia. Anche il raccolto nazionale di agrumi è calato del 25%, mentre per il pomodoro da conserva si registra un calo delle rese per ettaro e la produzione rimane in linea con la media stagionale degli ultimi cinque anni solo perché sono aumentate le superfici coltivate.
Con il crollo dei raccolti nazionali aumenta il rischio di portare in tavola prodotti spacciati per Made in Italy ma provenienti dall’estero, spesso di bassa qualità. Il consiglio è dunque quello di verificare con attenzione l’origine in etichetta, almeno su quei prodotti come l’olio, il miele e gli agrumi freschi dove è in vigore l’obbligo di indicare la provenienza, oppure di rivolgersi direttamente ai produttori nelle aziende agricole, negli agriturismi o nei mercati di Campagna Amica, ma anche cercare sulle confezioni il caratteristico logo (Dop/Igp) che garantisce la “Denominazione di Origine Protetta” e l’ “Indicazione Geografica Protetta” .
Quindi, quest’anno, bisognerà fare maggiore attenzione a ciò che si acquisterà perché, nei mercati e supermercati, i nostri prodotti non saranno così numerosi come in anni passati e, in campo alimentare, le frodi sono particolarmente diffuse.