EXPO, mancano 107 giorni
Ormai il 2015 è giunto. Manca davvero poco all’inizio dell’Esposizione Universale di Milano ed è ora di fare il punto della situazione.
Appurato che il sito espositivo verrà completato per tempo (a meno di particolari problemi giudiziari), ciò che oggi desta più preoccupazione è sicuramente tutto quello che ruoterà intorno ad EXPO. E dopo l’ondata di terrore che ha scosso la Francia c’è da scommettere che l’attenzione maggiore sarà riservata alla sicurezza. Sicurezza che non riguarderà semplicemente l’ordine pubblico, ma un più massiccio lavoro di intelligence atto alla prevenzione di possibili attacchi terroristici. Il Prefetto ha già convocato per la prossima settimana un tavolo di Coordinamento nel quale sarà sicuramente necessario ridisegnare i modelli di security.
Inoltre, non trascurabile è anche il fenomeno corruzione. Al momento, nonostante l’intervento del Prefetto che ha bloccato ben 68 aziende, i lavori nel sito continuano a buon ritmo. Il grande numero di aziende a rischio infiltrazioni però fanno temere che durante il rush finale, il momento più importante, si rischi di rallentare al punto da rischiare anche di non concludere opere primarie per tempo. L’attenzione del Commissario Raffaele Cantone è sempre altissima, ma tra i palazzi meneghini del potere è palpabile una certa preoccupazione: in gioco c’è la reputazione di un Paese.
Messo da parte per un momento i temi di sicurezza e corruzione, bisogna ammettere che l’altra grande preoccupazione sarà legata alla viabilità. Da questo punto di vista la città è assolutamente impreparata. Il primo problema è il ritardo sulle infrastrutture, in primis, la Metro 5. Quest’opera, che ha persino rischiato di non essere realizzata, sta per essere cantierizzata con evidenti problemi sulla viabilità sia del centro città, che dell’asse viaria che collega lo scalo cittadino di Linate, destinato ad essere il punto di riferimento per la maggior parte dei voli.
I cantieri in città sono molti e il progetto di ciclopedonalizzazione delle strade, ha di fatto lasciato parecchie riserve sulla funzionalità per il traffico stradale del capoluogo lombardo, creando non pochi cronici disagi nelle ore di punta. Per non parlare del tratto cittadino dell’A4 direttamente adiacente il sito espositivo. Ad oggi, il traffico è terrificante e nei prossimi mesi è solo destinato a peggiorare, creando enormi disagi a visitatori ed espositori.
La città sta cercando di rilanciarsi sulla scia dell’Esposizione Internazionale e il fermento è tangibile, ma a non star dietro a questo nuovo moto sono purtroppo le istituzioni, principalmente quelle centrali. I tagli della Legge di Stabilità hanno portato ad una riduzione dei trasferimenti per il trasporto pubblico di 17 milioni di euro scatenando le ire di sindaco e governatore.
Ma ormai di tempo non ce n’è più. I tempi sono stretti e l’evento è troppo importante per poter fallire. L’obiettivo ora è correre uniti verso la meta sperando che il marcio da levare, il grosso, sia già stato tolto.