Redditi agricoli reali in calo

In Europa, i redditi agricoli reali per attivo in agricoltura sono diminuiti, nel 2014, mediamente dell’1,7% rispetto all’anno precedente. L’Italia con -11% si ritrova nel gruppo di Paesi Ue dove si registrano le diminuzioni più sensibili, insieme a Finlandia (-22,8%), Lituania (-19,4%), Belgio (-15,2%), Estonia (-10,9%) e Danimarca (-10,1%).

I dati rappresentano le prime stime per il 2014 sul reddito agricolo reale per attivo in agricoltura pubblicate, in questi giorni, dell’Ufficio statistico dell’Ue. Dalle statistiche Eurostat emerge che, in ben 20 Stati membri su 28, l’andamento del reddito agricolo reale per attivo nel 2014 è stato di segno negativo. Progressioni si registrano solo in Slovenia (+13,3%), Ungheria (+9,1%), Repubblica Ceca (+7,2%), Regno Unito (+6,4%), Grecia (+4,4), Cipro (+1,8%), Francia (+1,2%) e Germania (+0,2%). L’andamento dei redditi è dovuto principalmente, secondo Eurostat, a un calo del valore della produzione vegetale (-6%) e ad una riduzione minore di quella animale (-0,9%). Ha fatto da contrappeso la diminuzione in media del 3,6% dei consumi legati alla produzione agricola: dal costo dei mangimi (-8,1%) a quello dei fertilizzanti (-6,4%) a quelli energetici (-3,9%). Anche la manodopera agricola è scesa del 2,3%.
L’Italia, come la maggioranza degli Stati membri, ha subito il contraccolpo del calo del valore della produzione vegetale e la conseguente caduta dei prezzi nell’Ue (-9,5%), leggermente attenuata da un aumento del volume della produzione (+3,8%). Le riduzioni di prezzo più sensibili sono state per patate (-24,5%), semi oleosi (-14,7%), cereali (-13,9%), barbabietole da zucchero (-11,6%), frutta (-10,7%), olio d’oliva (-8,2%), legumi freschi (-6,5%), vino (-4%). Anche sul fronte zootecnico Eurostat riporta i prezzi di segno negativo per i suini (-6,1%), bovini (-5,2%), uova (-5%) e pollame (-4,3%). Di segno leggermente positivo invece, i prezzi di latte e ovicaprini (+1,2%).

Come constatato nell’arco del 2014, i prezzi agricoli in Italia sono andati sempre diminuendo e questa è una della cause, oltre al crollo dei raccolti, che a portato a questo risultato. In Europa la flessione è stata minore solo perché non tutti i Paesi sono in recessione come il nostro.

©Futuro Europa®

Condividi
precedente

La nostra terra (Film, 2014)

successivo

Rassegna stampa estera

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *