Nigeria, strage di innocenti

Sapete cos’è il Council on Foreign Relations? È un’ associazione privata statunitense che si occupa dello studio e dell’analisi delle problematiche globali. In parole povere, in questa organizzazione si valuta l’effetto della crudeltà umana, si contano gli eccidi, le stragi.

Il Council ha fatto uno studio sulle violenze perpetuate in Nigeria da maggio 2011 a oggi ed ha stimato  in 30.000 i morti. Il rapporto, intitolato “Nigeria Security Tracker” (NST) e facente parte del cosiddetto “Africa Program” del CFR, traccia un bilancio di quattro anni di morte e distruzione, perpetrato in buona parte dal movimento islamista Boko Haram, attivo nel nord della Nigeria, responsabile diretto ed esclusivo di oltre 10 mila vittime.

La Nigeria a breve andrà alle urne. Non credo che questo cambierà di molto le cose; il presidente attuale, il caro Goodluck Jonathan ha ufficializzato la sua candidatura alle elezioni presidenziali nigeriane del febbraio prossimo. Dunque, correrà per un secondo mandato, dopo essersi insediato alla guida del suo paese nel 2010. Non è stata una presidenza indimenticabile: l’esercito è corrotto, le truppe si ammutinano, la mancanza di volontà politica sono alcune delle ragioni che fanno da concime all’espandersi come una gramigna, dei militanti islamici. Qualche giorno fa questi assassini che hanno fatto un vero tappeto di cadaveri nel tentativo di ritagliarsi uno Stato islamico nel nord della Nigeria; hanno rapito circa 80 persone nel vicino Camerun. L’esercito camerunense è riuscito a liberare solo 20 ostaggi. Degli altri, no news.

Goodluck Jonathan è palesemente incapace di fermare l’avanzata di Boko Haram, non ha il controllo della leadership militare. Giorni addietro il The World Post ha pubblicato un articolo che, citando Amnesty International, ha raccontato tra i primi quello che stava succedendo in Nigeria, letto da pochi perché in quei giorni il mondo inorridiva per l’attacco di Parigi.

Il caro Goodluck è di religione cristiana battista e fa parte del gruppo Ijaw, che vive nella ricchissima regione petrolifera del Delta del Niger. Durante il suo mandato, ha lasciato prosperare la corruzione e la povertà. Nonostante ciò, secondo la rivista People With Money, è tra i dieci capi di Stato più ricchi del mondo nel 2014: vanterebbe un fatturato di circa 58 milioni di dollari. Ovviamente tale cifra deriva dal business del petrolio che in Nigeria copre il 65% del Pil del paese. Mi viene in mente un amico diplomatico svedese che sosteneva che più il paese africano era povero, più era lunga la macchina del suo ambasciatore. Arricchirsi tra i poveri, sembra il titolo di un sordido film di attualità.

Certo è che Goodluck non ha avuto molta luck a scontrarsi con i ragazzacci di Boko Haram. La locuzione “boko haram”, letteralmente significa “l’educazione occidentale è peccato”.Tuttavia il vero nome del gruppo è “Jama’atu Ahlis Sunna Lidda’awati wal-Jihad”, che in Arabo vuol dire “popolo impegnato nella diffusione degli insegnamenti del Profeta e della Guerra santa”. Le prime notizie riguardo al gruppo risalgono al 2002, e fanno riferimento all’iniziativa di Ustaz Mohammed Yusuf nello stato del Borno, una regione nella parte settentrionale della Nigeria ancora oggi a maggioranza musulmana. Il grande paese dell’Africa occidentale è, almeno finora, equamente diviso tra musulmani, che vivono principalmente nel Nord del paese in villaggi non ancora del tutto sviluppati economicamente, e cristiani, che abitano la parte meridionale dove gli effetti della crescita economica si sono fatti sentire influenzando positivamente il tenore di vita.

Ma a breve i cristiani spariranno perché i gentiluomini di Boko hanno cominciato da tempo la loro crociata. Armati fino ai denti, ignoranti con il cappuccio nero, privi di qualsiasi moralità o misericordia, con un presunto partner come Dio dalla loro, uccidono con la stessa facilità con la quale noi prendiamo un caffè. Temo non ci sia possibilità di dialogo: questi non parlano, questi sparano.

Vedremo cosa porteranno i risultati di queste elezioni. E’ probabile non portino nulla, solo altri morti che saranno diligentemente rilevati dal Council. Che Dio ci aiuti.

©Futuro Europa®

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