Le principali agevolazioni fiscali 2015

In tempi di ristrettezze economiche può essere utile ed economicamente vantaggioso usufruire delle agevolazioni previste per l’anno in corso. Scopriamo le principali e i requisiti necessari ai fini della presentazione della domanda.

Con riferimento alla casa, la Legge di Stabilità 2015 ha confermato la detrazione IRPEF per gli interventi di ristrutturazione edilizia. Fino al 31 dicembre 2015 sia i proprietari di immobili sia gli affittuari che ne detengono il diritto di usufrutto, abitazione od occupazione possono recuperare dalla propria IRPEF il 50% degli oneri sostenuti per gli interventi di ristrutturazione, con un tetto massimo di spesa di 96mila euro per unità immobiliari (dal 2006 la percentuale detraibile scenderà al 36% con tetto massimo fissato a 48mila euro). Nello specifico tale agevolazione fiscale può essere richiesta per: gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, i lavori volti a migliorare la mobilità interna ed esterna all’abitazione (inclusi quelli che prevedono l’abbattimento delle barriere architettoniche), e ancora le ricostruzioni o riparazioni conseguenti al passaggio di una calamità naturale. Secondo quanto stabilito dalla Legge, la detrazione deve inoltre essere ripartita in dieci quote annuali di pari importo, a partire dall’annualità in cui è stata sostenuta la spesa.

Sempre rimanendo nell’ambiente domestico, è stata prorogata la detrazione prevista sull’acquisto di elettrodomestici con classe energetica A+ (A per i forni), ovvero quei prodotti che, a parità di consumo, garantiscono migliori performance a livello energetico e non ultimo ambientale. Il bonus consiste in una detrazione del 50% sulla spesa sostenuta, con un tetto di spesa massimo pari a 10 mila euro, e può essere richiesto anche per i mobili (ad eccezione dei complementi d’arredo) purché finalizzati al recupero del patrimonio edilizio della propria abitazioni o delle parti comuni qualora si parli di un condominio. Per gli interventi di riqualificazione energetica e messa in sicurezza antisismica degli edifici permane inoltre il cosiddetto ecobonus, grazie al quale è possibile godere di una detrazione fino al 65% sull’Irpef della prossima dichiarazione dei redditi.

Tra il ventaglio di agevolazioni messe in campo dal Governo ci sono anche i famosi 80 euro in favore di lavoratori dipendenti e assimilati. Coloro che percepiscono un reddito annuo complessivo inferiore ai 24mila euro possono presentare domanda e, in caso di accettazione (termini e condizioni sono indicati nel Decreto Legge n. 66/2014, successivamente convertito nella Legge n. 89/2014), ricevere in busta paga un assegno annuale di 960 euro – suddivisi in 10 mensilità appunto da 80 euro cadauna.

Se nel 2015 è in programma una nascita, si può invece richiedere il bonus bebè. Come nel precedente caso l’importo riconosciuto è pari a 960 euro all’anno, corrisposte in dodici mensilità da 80 euro. Attiva dal primo gennaio 2015, questa agevolazione può essere da qui ai prossimi due anni (ultimo termine: 31 dicembre 2017) e s’intende valida anche per le famiglie che adottano un bambino negli anni sopra indicati. L’unica requisito necessario ai fini dell’accettazione della domanda è dimostrare di avere reddito Isee inferiore ai 25 mila euro (chi supera questo limite non ne ha evidentemente diritto). Qualora l’indicatore della situazione economica risulti inferiore di 7mila euro, i genitori richiedenti hanno diritto a un bonus bebè d’importo raddoppiato (160 euro al mese).

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