L’Universo al MuSe di Trento
“Siete davvero sicuri che un pavimento non possa essere un soffitto?”, così Escher apostroferebbe tutti coloro che ancora credono solo a ciò che vedono senza andare al di là dell’ovvio. Ma chiunque visiterà la mostra Oltre il Limite. Viaggio ai confini della conoscenza inaugurata a novembre al MuSe (il Museo delle Scienze di Trento) sarà colto dalla meraviglia.
Lo spettacolo che è stato allestito, grazie all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, la partecipazione dell’Agenzia Spaziale Italiana e dell’Università di Trento, ci porterà a porci quesiti e mettere in discussione le nostre certezze. Riaffioreranno forse alla memoria quelle domande che ci si poneva da bambini davanti allo spettacolo del cielo stellato. Faremo i conti con lo spirito pionieristico di coloro che spinti dalla curiosità e dalla sete di conoscenza hanno studiato la natura dell’Universo. Chi ha visto Lucy di Luc Besson o Interstellar di Christopher Nolan riuscirà a immergersi nello spirito della mostra, ossia quello di stimolare all’esplorazione di nuovi orizzonti, espandere la propria visione e percezzione delle cose, senza fermarsi davanti alla forma che ci si presenta davanti.
Fino al 15 giugno avremo la possibilità di ampliare il nostro bagaglio culturale con incontri, proiezioni e video istallazioni di artisti come camerAnebbia e Federica Grigoletto. Ci immergeremo nei buchi neri dove il tempo si annulla, e comprenderemo quanto può essere potente una particella infinitamente piccola. I segreti dell’Universo e della materia saranno svelati passo dopo passo grazie ad un percorso tematico, curato da Vincenzo Napolano e Francesca Scianitti, che ci aiuterà ad assimilare meglio l’immensità delle informazioni a cui saremo sottoposti.
Si inizia con Spazio e Tempo sezione che ci aiuta a comprendere come questi due concetti siano relativi, non assoluti, e come possano dilatarsi o annullarsi sotto l’influenza dei corpi celesti. In Materia ed Energia scopriremo il funzionamento di un accelleratore di particelle e grazie agli studi di fisica quantistica conosceremo il limite oltre il quale la materia si trasforma in energia. Con Universo Invisibile riusciremo a vedere con i nostri occhi le particelle atmosferiche che continuamente ci attraversano grazie ad una camera a nebbia, primo strumento utilizzato dai fisici a tale scopo. I visitatori avranno anche la possibilità di attraversare virtualmente le dimensioni invisibili dello spazio grazie ad un’istallazione interattiva. Origini ci darà la possibilità di vivere l’emozione del primo bagliore cosmico prodotto dalla nascita dell’Universo, apprenderemo dalle parole dei più grandi scienziati e le immagini riprodotte ci porteranno a comprendere il limite quasi impercettibile dell’evoluzione, un limite che ogni giorno disegna nuovi orizzonti.
Tecnologia, infine, collega tutti i temi presenti in mostra, raggruppa tutti gli strumenti pensati e costruiti dall’uomo per poter studiare e riprodurre i fenomeni naturali osservati, la prova che la ricerca e la curiosità dell’uomo raggiunge zone sempre nuove ed inesplorate: i primi computer, il web, l’odierno cloud e le reti di calcolo parallele.
Un esposizione che mette alla portata di tutti un patrimonio di sapere di valore inestimabile, testimonianza di come la conoscenza ci porti sempre oltre il limite.