Boeri, pensaci tu
Mi è piaciuto soprattutto un passaggio del discorso di insediamento come presidente dell’INPS tenuto da Tito Boeri, quello in cui dice che è “sicuro del fatto che si lavorerà per eliminare le pazzesche iniquità del nostro sistema previdenziale tassando pensioni d’oro e vitalizi che superano una certa soglia mensile”. Spero sia lui l’uomo giusto al momento giusto, specie nell’ottica della recente bocciatura della Camera dei Deputati che ha detto no all’emendamento taglia vitalizi per gli ex deputati e forse dà a Boeri l’incarico morale di dare inizio ad una nuova epoca. Un’era nella quale si cercherà di raggiungere livelli quanto meno accettabili di equità e giustizia sociale.
Trovo sia immorale leggere di ex manager della Telecom che prendono robe tipo 90.000 euro al mese. Mi domando, cosa hanno fatto di così epico per meritarsele? Ma non si vergognano? Ma certo il problema è a monte, comincia da stipendi assurdi che non hanno eguali al mondo. Ma poi questa gente è così brava e capace? Ma anche fosse, cosa dovrebbero allora prendere come pensione i tanti medici ospedalieri che ogni giorno salvano vite e sono a rischio di contagio di malattie di ogni genere? Oppure quei bravi professori che formano le nuove generazioni, che insegnano per passione e che sono fondamentali per la vita futura dei loro studenti?
Certo questi grandi manager hanno la responsabilità di garantire con il loro lavoro il lavoro di molti. Ma non è comunque spiegabile una cifra tale, tenendo conto che c’è gente che percepisce 500 euro al mese. Certo non è paragonabile, voglio dire che chi ha fatto la postina tutta la vita deve avere la giusta pensione, in base ai versamenti e allo stipendio che ha percepito nella sua vita lavorativa. Ma non può e non deve esserci tutta questa differenza con il manager Telecom; in uno Stato civile tutto questo è immorale.
Con la rivalutazione dell’indice dei prezzi al consumo, gli assegni pensionistici integrati al minimo crescono in una misura ridotta anche per quest’anno: il valore definitivo del trattamento minimo sale dai 500,88 euro al mese del 2014 ai 502,38 euro del prossimo anno. Chi percepisce, invece, pensioni d’oro continuerà a fare i conti con il prelievo di solidarietà che scatta per gli assegni superiori a 14 volte il minimo. Alla luce dei dati aggiornati, il prelievo sarà del 6% per le pensioni di importo mensile lordo oltre 7.012,32 e fino a 10.017,60 euro; del 12% per la fascia tra 10.017,60 euro e 15.026,40 euro; del 18% per la parte eccedente quest’ultimo limite.
Ma io mi domando: chi ha potuto beneficiare di stipendi così alti legittimamente, dovrebbe aver messo da parte per la sua vecchiaia un bel po’ di averi. Perché allora continuare a percepire dallo Stato ancora tanti soldi se uno non è più attivo come prima? Specie ora, in questo periodo così difficile.
Boeri, pensaci tu. Almeno provaci, visto che ai nostri parlamentari non si possono chiedere sacrifici, provaci tu a ristabilire un equilibrio.