Gioca il giusto?
«Mi vengono in mente i film neorealisti italiani: scene strazianti di padri che rubano per sfamare i figli, persone perbene che si macchiano di fango per poter far sopravvivere la famiglia.
Roba jurassica. Perché in quei tempi c’era una distinzione netta tra il delinquente vero e il delinquente per necessità. Ormai credo che questa figura sia stata rimpiazzata dal delinquente per piacere. Recentemente alcuni perdigiorno hanno ucciso un povero pensionato per rubargli una manciata di euro che avrebbero loro permesso di bere qualche drink e di divertirsi in qualche night. Nessuno credo si sia scandalizzato.
Poi abbiamo letto sul giornale una notiziola ola ola. In occasione dell’assurda morte della dottoressa di Bergamo, una donna slava che si era fermata per dare soccorso ha denunciato la sparizione della sua borsa. Dopo qualche indagine si è scoperto che a compiere il furto era stato uno dei carabinieri accorsi sul luogo dell’incidente. Avrà dovuto farlo per sfamare i cinque figli di primo letto e i due di seconda branda? Avrà dovuto farlo per aiutare la mamma morente che giaceva in barella nella corsia dell’ospedale di Catanzaro o di Trebaseleghe in attesa di un trapianto di cuore?
No signori della Corte, l’ha fatto per poter andare a giocare nella sala slot del paesino accanto. Quindi quella sera funesta i morti sono stati molteplici: la povera dottoressa che ha perso la vita facendo quello che sapeva fare, cioè aiutare il prossimo; la dignità dell’Arma dei Carabinieri infangata da un essere così meschino e la fiducia delle persone perbene nelle Istituzioni.
Ma, nonostante lo Stato si sia comportato in questi ultimi anni come un untore, diffondendo il virus del gioco senza ritegno, nessuno ha mosso ciglio. Lo Stato se ne frega di far fallire tante persone, d’intascare i soldi di gente che spera nel colpo grosso, nella svolta finale, nel tutto e subito. Ah bei tempi del Totocalcio dove almeno si faceva ginnastica al cervello per azzeccare i goal e bisognava avere un minimo di conoscenza della materia.
Ora è solo gratta e perdi, milionario forse, turista in galera, se perdi ti uccidi. E, mi raccomando, gioca il giusto…»
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