I primati del Made in Italy a cento giorni da Expo

Mancano meno di cento giorni (83 per l’esattezza) all’inizio dell’esposizione universale Expo 2015 che sarà il più grande evento mai realizzato sull’alimentazione e la nutrizione. Per sei mesi l’Italia con Milano diventerà la vetrina mondiale in cui i Paesi mostreranno il meglio delle proprie tecnologie per dare una risposta concreta ad un bisogno vitale per l’umanità: quello di riuscire a garantire cibo sano, sicuro e sufficiente per tutti i popoli.

L’Italia dell’agroalimentare si presenta con una serie di primati, conquistati, di tutto rispetto. Il modello produttivo dell’agricoltura italiana è campione nella produzione di valore aggiunto per ettaro che è più del doppio della media europea dei 27 Paesi, il triplo del Regno Unito, il doppio di Spagna e Germania e il 70% in più della Francia. Non solo, siamo i primi anche in termini di occupazione, con 7,3 addetti ogni cento ettari a fronte di una media UE di 6,6.

L’Italia è al vertice della sicurezza alimentare mondiale con il minor numero di prodotti agroalimentari con residui chimici (0,2%), quota inferiore di quasi 10 volte rispetto alla media europea (1,9%) e non è quindi un caso il fatto che con 43.852 imprese biologiche (il 17% di quelle europee) siamo i campioni europei del settore. L’agricoltura italiana è peraltro tra le più sostenibili con 814 tonnellate per ogni milione di euro prodotto dal settore, non solo l’agricoltura italiana emette il 35% di gas serra in meno della media Ue, ma fa decisamente meglio di Spagna (il 12% in meno), Francia (35%), Germania (39%) e Regno Unito (il 58% di gas serra in meno). L’Italia è infine il Paese più forte al mondo per prodotti “distintivi”, con 268 prodotti Dop e Igp e 4.813 specialità tradizionali regionali, seguita a distanza da Francia, 207, e Spagna, 162. Nel settore vino, inoltre, conta su ben 332 Doc, 73 Docg e 118 Igt.

«Con il loro lavoro gli imprenditori agricoli italiani hanno costruito una agricoltura  di straordinaria qualità, con caratteri distintivi unici, con una varietà e un’articolazione che non ha uguali al mondo», ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che «questo modello produttivo replicabile in ogni parte del pianeta è il contributo per uno sviluppo sostenibile che l’Italia deve sapere offrire all’Expo».

Non c’è altro da aggiungere. L’Italia, oltre ad accogliere, sarà la Nazione che più delle altre metterà a disposizione di Expo la propria esperienza ed i propri successi.

©Futuro Europa®

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Un Commento

  • Il Made in Italy alimentare è la prima risorsa del Belpaese, ma le regole europee non consentono di distinguerlo rispetto ai prodotti che recano un marchio italiano eppure sono realizzati in paesi diversi. È perciò che chiediamo al governo italiano di ripristinare l’obbligo di indicare il sito di produzione sulle etichette degli alimenti, e di portare in Europa tale iniziativa radicata nel d.lgs. 109/92.

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