Merkel, vento in poppa
Berlino – Ci siamo, meno 3 giorni al voto. La Germania si appresta nuovamente a votare per il Governo e pochi sono i dubbi sulla nuova vittoria della Merkel.
Abbiamo parlato con diverse persone che in passato hanno votato SPD (il partito Social Democratico) per capire gli umori e prevedere un risultato di voto reale non basato sui sondaggi e siamo convinti che la Germania incoronerà di nuovo Regina la Merkel. Troppo poco convincente infatti il programma dell´SPD e anche poco convincente il suo leader Steinbrück, che gioca a fare brutte figure, provando con la sua faccione da buon padre di famiglia a fare troppo il “cool”, con risultati pietosi.
L´ultimo, che a quanto sembra gli abbia fatto perdere un buon numero di voti della classe medio alta tedesca, l´uso improprio del dito medio, immagine pubblicata questa settimana sul Süddeutsche Zeitung e che il suo team ha giustificato su Twitter come un gesto contro i giornalisti che «chiedono le solite sciocchezze». Secondo la Süddeutsche Zeitung il suo portavoce, Rolf Kleine, avrebbe chiesto di non pubblicare l’immagine ma il via libera sarebbe arrivato dallo stesso ex ministro delle Finanze. «Va bene così», avrebbe detto.
E a questo modo di fare, un po’ troppo scafato, si contrappone l´austera e rassicurante immagine della Merkel, che magari a noi italiani non dice niente, anzi comunica solo gelo, ma che ai tedeschi piace, perché nella sua pacatezza e inespressività cela una rassicurante politica che in fondo ha dato alla Germania un periodo di non crisi e di crescita rendendola forte e determinante per la politica Europea in mezzo ad una Europa in una crisi di cui eguale misura non se ne ha.
La Merkel quindi va avanti sicura e pacata, espressione della Germania stabile e sicura di sé stessa, forte e determinata, e non cambierà di molto, una volta vinto , la sua politica. A breve ci saranno infatti anche le elezioni regionali, che contano chiaramente moltissimo. E non cambierà anche perché tutti prevedono che i risultati delle elezioni richiederanno la costituzione di un governo di grande coalizione che la vedrà quindi alleata con il “simpatico” Steinbrück che sul piano ad esempio della politica europea non ha posizioni che si discostano molto da quelle della Merkel, nessuno vince infatti dicendo che i contribuenti tedeschi debbano pagare la crisi dei paesi del Mediterraneo.
E chi pensa che l´ago della bilancia potrebbero essere i verdi, non si illuda, vada a vedersi i risultati della Baviera che hanno visto l’Unione Cristiano sociale vincere abbondantemente, i social democratici prendere più voti rispetto al 2008 (anno terribilis per loro, però) e i verdi perdere terreno. Ma la Baviera non è l’intera Germania e ho sentito alcuni elettori dell´SPD che hanno deciso di votare ad esempio CDU e verdi, strana combinazione, ma che rispecchia in pieno la crisi della socialdemocrazia tedesca.
Quindi nessuno si illuda, austerity e sostegno dell´Euro, continueranno ad essere i pilastri della politica europea, e per fortuna che, a quanto sembra, l´Europa anche quella del mediterraneo dovrà in qualche modo ricominciare a crescere, a quanto ci dice il Diw, l’Istituto tedesco per la ricerca congiunturale che ha presentato a Berlino il suo rapporto autunnale, che conferma: «Sono sempre più numerosi, tuttavia – scrive il Diw – i segnali di una ripresa anche nei Paesi in difficoltà a partire dal secondo semestre di quest’anno».
Dunque vento in poppa e via libera alla donna di ferro venuta dall´Est. E sottolineiamo Donna perché in fondo andrebbe tenuto a mente che proprio una donna, in una Europa governata per lo più da uomini, sia riuscita a fare della Germania il Paese trainante e decisivo dell´economia Europea.
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