Missione VEGA, il successo europeo nello Spazio

La scorsa settimana, in collegamento con il Festival di Sanremo, l’astronauta Samantha Cristoforetti ci ha incantato con i suoi racconti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale: la prima donna italiana nello spazio, un orgoglio nazionale che contribuisce al prestigio delle missioni spaziali europee. E in questi anni l’Italia ha occupato un ruolo cruciale negli ambiziosi progetti dell’ESA, l’Agenzia Spaziale Europea che coordina il lavoro di ben 21 paesi europei.

In questi giorni l’ESA ha registrato un altro importante successo: il lancio del vettore Vega, un razzo progettato per il trasporto in orbita di piccoli carichi, molto apprezzato per la capacità di inviare contemporaneamente due o tre navicelle e posizionarle su orbite diverse. In questa missione, Vega aveva al suo interno il modulo IXV, che nel giro di un’ora e quaranta minuti è riuscito ad entrare in orbita, ritornando poi correttamente sulla Terra al largo dell’Oceano Pacifico.

Il lancio di IXV (Intermediate eXperimental Vehicle) si è compiuto regolarmente nei tempi previsti, rappresentando una missione storica sia per l’Italia che per l’ESA. «Per la prima volta un velivolo europeo rientra nell’atmosfera terrestre: un primo passo verso lo sviluppo di navicelle per il volo orbitale, che vede l’Italia ai primi posti in Europa», dichiara il presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana, Roberto Battiston.

La paternità del progetto Vega è dunque di chiara impronta italiana: il nostro Paese ha guidato completamente lo sviluppo tecnico del lanciatore, ponendosi anche come prime contributor, cioè il maggiore finanziatore e sviluppatore del programma. E infatti le operazioni di lancio e rientro sono state seguite dagli ingegneri aerospaziali di varie università d’Italia tra cui la Sapienza di Roma, che hanno collaborato a distanza con la base spaziale dell’ESA a Korou, nella Guyana francese.

Si tratta già della quarta operazione compiuta con successo da Vega, lanciatore progettato e realizzato in Italia da Avio, una società molto attiva nella ricerca aerospaziale. «Siamo orgogliosi dell’impresa compiuta. Vega ha trasportato la navicella pioniera per l’invio di astronauti nello spazio da parte dell’Europa», ha commentato Pier Giuliano Lasagni, AD di Avio.

La funzione della missione Vega, che in passato aveva già inviato tre moduli in orbita, è quella di sperimentare l’efficacia nel lancio di nuovi veicoli leggeri in grado di rientrare dallo spazio in tempi brevi, con modalità più semplici di quelle attualmente utilizzate dall’ESA. Attraverso la raccolta di dati scientifici e il test di nuove tecnologie progettuali, la ricerca in questo campo permetterà in futuro di trasportare con maggiore rapidità astronauti e rifornimenti sulla Stazione Spaziale Internazionale.

L’Agenzia Spaziale Europea è stata fondata nel 1975, con l’obiettivo di sostenere e promuovere per scopi pacifici la cooperazione tra gli stati europei nella ricerca e tecnologia spaziale. Si tratta di un organo di coordinamento comunitario, con sede a Parigi, che nel corso degli anni ha raggiunto una posizione di primo piano nei lanci commerciali internazionali, ponendosi come principale concorrente della NASA nell’esplorazione spaziale. Tra le sue agenzie nazionali di prestigio, oltre a quella italiana figurano il Centre National d’Etudes Spatiales, la UK Space Agency e il Deutsches Zentrum für Luft und Raumfahrt. L’ESA ha siglato collaborazioni anche con paesi non appartenenti all’UE ed extra-europei, come la Russia, il Canada, la Svizzera e la Cina.

©Futuro Europa®

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