Notte degli Oscar con un pizzico d’Italia
Il cinema italiano si accontenta dei costumi nella Notte degli Oscar. Premiata la torinese Milena Canonero, per il suo lavoro in The Grand Budapest Hotel di Wes Anderson, che ha vinto 4 statuette. Milena non è nuova a simili affermazioni, visto che con questo si è aggiudicata il quarto Oscar. “Ringrazio Wes Anderson per avermi dato la possibilità di collaborare al film e ai precedenti Life Acquatice Darjeeling Limited. Wes è come un direttore d’orchestra, un compositore, è la nostra fonte d’ispirazione”, ha detto durante la premiazione.
La costumista torinese – schiva ai riflettori – non si è presentata in sala stampa per commentare la vittoria. Per quel che riguarda i premi maggiori, da segnalare il vero e proprio cappotto di Birdman, del messicano Alejandro Gonzales Inarritu, un film suggestivo sulla parabola decadente di un attore. Miglior film, regia, sceneggiatura e fotografia. Scusate se è poco. Michael Keaton è il solo deluso del cast, ché ha dovuto cedere la statuetta come miglior attore protagonista a Eddie Redmayne (La teoria del tutto).
Avrebbe meritato di più American Sniper di Clint Eastwood, ma forse ha pagato i malumori della critica pacifista. Notizie negative anche per Boyhood di Richard Linklater, favorito della vigilia e grande sconfitto della Notte degli Oscar. Bene Julianne Moore per la sua interpretazione in Still Alice e J. K. Simpson per Whiplash. Big Hero 6 di Don Hall, Chris Williams e Roy Conli vince l’Oscar dell’animazione, dedicato ai più piccoli.
Per l’Italia, attendiamo tempi migliori, visto che Il capitale umano di Virzì non ha superato le selezioni. Torneranno i prati di Ermannno Olmi potrebbe essere un buon candidato per il 2016, certo migliore del polacco Ida, miglior film straniero dell’anno.
[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]