Libro Verde sull’Unione dei mercati dei capitali
E’ stato presentato il Libro Verde sull’Unione dei Mercati dei Capitali alla Rappresentanza in Italia della Commissione Europea. L’obiettivo del Libro Verde è di stimolare in tutti i Paesi membri UE un dibattito sulle misure necessarie per creare un Capital Markets dell’Unione.
La Commissione Europea, a Bruxelles, il 18 febbraio, ha dato l’avvio ad un progetto la cui valenza storica è innegabile: liberare fondi per le imprese europee e stimolare la crescita nei 28 Stati membri dell’Unione europea decretando, in questo modo, la nascita del “mercato unico dei capitali”. Si vuole, in altre parole, rendere disponibile il patrimonio di capitali dei 28 Stati membri, creando un “mercato unico”, eliminando gli ostacoli per gli investimenti transfrontalieri e ridurre i costi di finanziamento all’interno dell’Unione Europea.
Il Capital Markets dell’Unione (CMU), per la Commissione, è uno dei progetti di maggior rilevanza e lo strumento ritenuto tra i più idonei per affrontare, con efficacia ed efficienza, il problema della promozione dell’occupazione e per stimolare la crescita economica nei Paesi Ue oltre a essere, la libera circolazione di capitali, una delle libertà fondamentali da tutelare.
Il Vicepresidente della Commissione europea Jyrki Katainen, responsabile per l’occupazione e la crescita, gli investimenti e la competitività sottolinea come: “l’Unione dei mercati dei capitali è la prima iniziativa strutturale che la Commissione propone nel quadro del piano di investimenti. L’iniziativa che contribuirà a garantire che il piano d’investimenti non sia una misura una tantum e che il panorama economico europeo ne tragga benefici duraturi”.
E’ stato creato con l’intenzione di aiutare le aziende ad attingere a fonti di capitali diversificate: sia provenienti da uno qualsiasi dei Paesi UE sia di investitori e risparmiatori privati, dando loro modo, così, di mettere i propri capitali a disposizione, semplificando la mobilitazione di finanziamento privato nel “Piano di investimenti per l’Europa” ed ampliando le fonti di finanziamento con l’integrazione di fonti di capitali provenienti anche dal sistema bancario. Con la CMU si esamineranno soluzioni per ridurre la frammentazione dei mercati finanziari, la diversificazione delle fonti di finanziamento, il rafforzamento trasversale dei flussi di capitali di confine e migliorare l’accesso ai finanziamenti per le imprese, in particolare le PMI.
Per Jonathan Hill, responsabile per la stabilità finanziaria, servizi finanziari e Capital Markets Union: “occorre identificare le barriere che impediscono al capitale di circolare e questo è lo scopo del Libro Verde”. Si vogliono, cioè, interpellare le istituzioni dell’UE e tutte le varie parti interessate: parlamenti nazionali, Stati membri, cittadini, PMI, settore non governativo e settore finanziario sulla linea di approccio globale a cui la Commissione deve attenersi e sulle possibili misure che potrebbero essere utilizzate per raggiungere l’obiettivo.
Per raggiungere questo risultato, la Commissione ha lanciato una consultazione pubblica, della durata di tre mesi, che terminerà il prossimo 13 maggio, che si prefigge di essere quanto più ampia ed inclusiva possibile, per ottenere un’analisi condivisa dei limiti e delle problematiche da affrontare, definendo il programma delle iniziative da intraprendere e trovare la risoluzione delle criticità individuate. Consultazione Pubblica che si compone di due percorsi: uno sulla direttiva relativa al miglioramento del regime per semplificare la raccolta di capitali per le imprese e le PMI nella UE, garantendo l’effettiva tutela degli investitori e la riduzione dell’eccessivo onere amministrativo che pesa sulle imprese, e l’altro sulla costruzione di un mercato di “alta qualità” e sulla “cartolarizzazione” nell’UE.
Si tratta, com’è facilmente comprensibile, di un progetto a lungo termine che terminerà nel 2019. Tuttavia sono state individuate, anche, aree di intervento a breve termine: ridurre gli ostacoli di accesso ai mercati di capitali; ampliare la base di investitori per le PMI e migliorare l’informazione del credito per le PMI; sostenere l’adozione di fondi di investimento a lungo termine (ELTIF). Sulla base del feedback che riceve, la Commissione presenterà un piano d’azione sul Capital Market Union nel terzo trimestre del 2015.