Riti pasquali, due

Mentre dalle nostre parti i riti pasquali sono agghiaccianti ma quasi innocui, in altre parti del globo sembrano trame di film di Dario Argento. Mi riferisco ai famosi flagellanti, protagonisti della Pasqua nelle Filippine, il paese asiatico con la maggior componente cattolica, luogo in cui la Settimana Santa è vissuta diciamo in modo molto empatico.

A Manila, il Venerdì Santo al mattino c’è la processione dei flagellanti in un braccio del carcere della città: il rito prevede che dopo essersi provocati delle ferite con la lametta, si frustino a sangue con un frustino tagliente mentre, incappucciati, vanno in processione fino alla statua della Vergine per implorare il perdono. Perdono di cosa? Della stupidità sicuramente e del fanatismo aggiungo anche.

In un’altra ridente località dello stesso Stato invece, la folla, animata da sacro furore, si ferisce volontariamente la pelle con pezzi acuminati di vetro e legno, per poi flagellarsi  con frustini un corpo già martoriato da ferite e piaghe. Un rituale antico, volto all’espiazione e la remissione dei peccati da parte dei flagellanti. Giunta la processione su un ridente  colle, ha luogo la cerimonia della crocifissione.

E qui viene il bello, perché non crederete mica che finisca così! No e poi no. Per evitare infezioni, atroci sofferenze fisiche e danni irreparabili, le mani e i piedi dei crocefissi vengono immersi per parecchie ore nell’alcol etilico; poi quando ritenuti pronti, ecco il meglio: i chiodi, lunghi e spessi, sono conficcati fino in fondo nei palmi delle mani e nei piedi. I polsi invece vengono legati con una pesante corda di legno, onde evitare che una volta conficcata la croce nella fossa, la pelle possa lacerarsi, causando un dolore insopportabile. La croce è ormai infissa nel terreno: mentre i crocefissi patiscono terribili sofferenze, i flagellanti continuano a battersi il corpo, mentre una folla d’invasati si riversa nelle strade, tra fiumi di alcol, per ballare e festeggiare fino alla deposizione di Gesù dalla croce.

A questo punto io sarei per lo sterminio di massa con lanciafiamme. A che servono queste creature figlie del sottosviluppo sociale, pervasi da crisi mistiche devastanti? Come può la Chiesa permettere tutto ciò? Perché le autorità preposte non intervengono?

Buon lunedì di Pasqua, se Dio vuole è risorto.

©Futuro Europa®

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