Noi 4 (Film, 2014)
Francesco Bruni, dopo aver scritto e sceneggiato i migliori film di Paolo Virzì, si conferma un buon regista di piccole storie confezionando il racconto di una famiglia distrutta che porta a compimento il sogno di un’improbabile riunificazione. Si può dire quel che si vuole su Noi 4, che è un film poco realistico e che alcune scelte di sceneggiatura possono essere poco condivisibili, ma resta il fatto che Bruni conosce il cinema e sa raccontare per immagini. In tempi magri per il povero cinema italiano è abbastanza.
Vediamo la trama. Siamo a Roma, nel giugno del 2013. Ettore (Gifuni) – artista nullafacente senza un soldo in tasca – e Lara (Rappoport) – ingegnere stressata e ansiogena di origine russe – sono due ex coniugi separati che vivono in maniera diversa la lontananza, pur restando innamorati. Hanno due figli, Emma (Guidone) e Giacomo (Bracci), la prima attrice teatrale legata al padre, il secondo studente di terza media alle prese con gli esami, più vicino alla madre. Gli esami del figlio minore sono l’evento che contribuisce a riunire la famiglia dopo una serie di contrattempi, litigi e situazioni imbarazzanti che sono il sale della pellicola. Bruni è molto bravo a far emergere i diversi caratteri che compongono la commedia umana: Ettore è un immaturo che non sa assumersi le proprie responsabilità, Lara è una donna ansiosa in pena per i figli e stressata dal lavoro, Emma subisce una cocente delusione amorosa e litiga con la madre, mentre Giacomo è in cura psicologica ed è innamorato di una compagna di scuola cinese. Importante il ruolo della zia che si occupa del bambino e della consigliera speciale Vukotic, amica della madre. Il finale è sin troppo lieto, con la famiglia riunita per una gita sul lago di Martignano, dalle parti di Anguillara Sabazia, dove le cose prendono la giusta piega. I genitori si rendono conto di essere ancora innamorati, Ettore si decide a trovare un lavoro, Emma incontra un coetaneo che le fa dimenticare un amore sbagliato e Giacomo frequenta con successo la cinesina. Forse tutto è un po’ troppo rosa…
Noi 4 è inferiore a Scialla, grande prima prova d’autore, ma resta un film onesto, una piccola storia raccontata con sincerità, dai toni troppo dolci, a tratti poco realistica, ma ben fotografata e interpretata da attori ben calati nei rispettivi ruoli. Gifuni è un perfetto marito inaffidabile, Rappoport (attrice in ascesa) una credibile madre ansiosa, Guidone e Bracci sono bravi come figli vittime di un matrimonio sbagliato. Ottima colonna sonora, fotografia lucida e nitida d’una Roma primaverile, piani sequenza poetici e dialoghi memorabili (“Ma perché non riusciamo ad essere felici, noi?”. “Noi chi?”. “Noi 4”). Un film che si guarda volentieri, la storia di una famiglia che ritrova se stessa, forse perché in fondo non si era mai perduta.
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Regia: Francesco Bruni. Soggetto e Sceneggiatura: Francesco Bruni. Fotografia: Arnaldo Catinari. Montaggio: Marco Spoletini. Scenografia: Roberto De Angelis. Costumi: Cristina La Parola. Trucco: Raffaella Ragazzi. Musiche: Lele Marchitelli, The Ceasars, Michael Brunnock. Produttore: Beppe Caschetto. Casa di Produzione: IBC Movie. Distribuzione: 01 Distribution. Interpreti: Ksenia Rappoport, Fabrizio Gifuni, Lucrezia Guidone, Francesco Bracci, Raffaella Lebboroni, Milena Vukotic, Gianluca Gobbi, Giulia Li Zhu Ye, Kevin Durazzi, Augusto Flotteron.
[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]