Libano allo sbando?
Chi è il presidente del Libano? Nessuno. Per questo, qualche giorno fa i vescovi maroniti, riunitisi per un Sinodo straordinario, hanno lanciato ancora una volta un appello ai parlamentari ad eleggere al più presto il nuovo Presidente della Repubblica. Il Libano è senza Presidente dal 25 maggio 2014. Nel sistema istituzionale libanese la carica di Capo dello Stato spetta a un maronita, ma i leader cristiani presenti nei due blocchi politici che dominano la vita politica del Paese non sono ancora riusciti a trovare un accordo sul nome su cui far convergere i voti dei deputati. Dopo l’ennesima sessione parlamentare senza esito l’11 marzo, la paralisi istituzionale rischia di avere ripercussioni disastrose, sia per la sicurezza del Paese, sia sul piano economico e sociale.
Mettersi d’accordo da quelle parti è cosa assai difficile; sono tutti galli in un unico pollaio diviso in modo settario tra zone controllate da Hezbollah, dalle milizie druse, dai qaedisti di al-Nusra, da sacche di salafiti e dallo Stato Islamico. Naturalmente si evidenzia l’incapacità delle autorità libanesi ad esercitare il controllo del paese e le mosse dei regimi arabi impegnati in una guerra per procura dal Libano all’Iraq. Tutti litigano con tutti e tutti hanno da mettere bocca, contando anche le imposizioni che arrivano da Riyadh e Teheran.
I sauditi vorrebbero far tornare in auge il loro fedele alleato, Saad Hariri,: la famiglia Hariri riceve da decenni ingenti finanziamenti, soldi con i quali Rafic Hariri, padre di Saad, ha creato un impero, costruito scuole e ospedali, gestito università, questo quanto asserito da più parti. Tutto questo lavoro per indebolire gli sciiti rappresentati da Hezbollah. Eppure, nonostante gli sforzi, buona parte della popolazione libanese, non solo sciita, appoggia il Partito di Dio.
L’ONU sostiene che le milizie in Libano hanno a disposizione sempre più armi e questo causa una situazione “molto pericolosa”, la Farnesina sconsiglia di viaggiare in quei luoghi. E di soluzioni non se ne vedono. Un paese così bello, frizzante, pieno di gente intelligente e capace, con risorse naturali meravigliose e tesori antichi non ne viene fuori, tenuto ostaggio di questi quattro assassini che in nome di Dio dicono di decidere il giusto.
Ma Dio è andato in vacanza da tempo e loro non l’hanno nemmeno notato.