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Forestale, capo Superprocura Antimafia: contrarissimo a soppressione – “C’è una grande preoccupazione che con lo scioglimento possa disperdersi il grande patrimonio di competenza ed esperienza maturate negli anni”. Lo afferma in una intervista al Corriere della Sera il capo della Superprocura antimafia Franco Roberti tra i contrari, “anzi contrarissimi”, alla soppressione del Corpo Forestale dello Stato. La Forestale “ha compiti specializzati e conosce il territorio, è un’arma preziosa contro gli ecoreati”, spiega Roberti che aggiunge: “Lavora molto bene per i compiti che gli sono propri. Per tutta la materia dei crimini ambientali. È un corpo di assoluta eccellenza, come i Carabinieri del Noe”. Se dovesse venire a mancare la presenza del Corpo Forestale “i rischi sono evidenti per zone che sono scarsamente abitate e dove quindi c’è un minore controllo sociale” spiega il procuratore che sottolinea: “I livelli di specializzazione vanno salvaguardati. Spero che non si agisca solo all’insegna della spending review”.

Nucleare, mappa siti stoccaggio si allontana mentre si avvicinano elezioni Regionali – “Assieme ai media nazionali, notiamo che tanto piú si avvicinano le prossime elezioni e tanto più si allontana la presentazione pubblica della Carta Cnapi, mappa che indica i siti possibili per la costruzione del deposito unico atto a custodire tutte le scorie radioattive italiane”. Questa la denuncia dei deputati grillini della commissione Ambiente della Camera. “Secondo il cronoprogramma concordato con la Sogin”, dicono i grillini, i ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico avrebbero dovuto emettere entro il 13 aprile la Carta delle Aree potenzialmente idonee e da quel giorno sarebbe partito il periodo di comunicazione con i cittadini in un percorso concordato con Ispra e Sogin, “ma della Carta non v’è traccia”. Sui lunghi tempi nella redazione e presentazione della carta Cnapi, “abbiamo depositato un’interrogazione per verificare la reale natura del ritardo”, annuncia quindi l’onorevole grillino Mirko Busto che dice di attendersi chiarimenti su “questo e altri dettagli dalla viva voce dei ministri Federica Guidi e Gian Luca Galletti”. Oltretutto, aggiunge il grillino, questi ritardi “comportano un maggior costo per la collettività perché nel frattempo le nostre scorie ad alta attività riprocessate sono in Francia e Inghilterra, che certo non ce le tengono gratis”. Ciò detto, conclude l’onorevole grillino Busto, “ci chiediamo se dobbiamo aspettare la fine della campagna elettorale, e quindi giugno, perché i ministeri emettano un documento che preferiscono tenere nel cassetto”.

Danni ambientali, arrestati vertici centrale E.on di Fiumesanto – Per anni avrebbero omesso di segnalare alla magistratura che i gruppi 1 e 2 della centrale termoelettrica di Fiume Santo, a Porto Torres (Sassari), stavano contaminando il suolo, il sottosuolo e lo specchio d’acqua davanti al golfo dell’Asinara, provocando un gravissimo danno ambientale in aree di interesse pubblico. Un serbatoio da cinquantamila litri si sarebbe staccato dal fondo, provocando perdite continue che sarebbero state nascoste per non arrecare un danno all’azienda. Per questo motivo sono stati arrestati Mario Bertolino, direttore centrale E.on di Fiumesanto, e Livio Russo, vice direttore. Salvatore Signoriello, amministratore delegato E.on produzione, Paolo Venerucci, direttore generale risorse umane e sviluppo territoriale Eon Italia e Alessandro Muscas amministratore Lithos srl, invece, sono stati raggiunti da un’interdizione per due mesi dalla rispettive cariche. Dalle indagini, durate oltre un anno, è emersa un’attività di inquinamento ambientale di cui gli indagati erano a conoscenza. Dagli accertamenti è emerso che i manager avrebbero consentito la persistente contaminazione dei terreni e delle falde acquifere di Fiumesanto, provocando un danno ambientale – da quantificare – in aree di interesse pubblico.

Ecoreati, presidente Commissione Ambiente Camera ringrazia Don Patriciello per sostegno ad approvazione – “Ringrazio don Patriciello per la spinta verso un’approvazione rapida e senza modifiche del disegno di legge sugli ecoreati che arriva dal suo autorevole e sentito appello ai parlamentari pubblicato sul sito del quotidiano ‘Avvenire'”. Ermete Realacci, presidente della commissione Ambiente della Camera, commenta così l’appello in tema di ecoreati ‘Fate presto!’ di don Maurizio Patriciello. “Un testo normativo, quello sugli ecoreati,  nato a partire da una mia proposta di legge e da quelle analoghe dei colleghi Micillo (M5S) e Pellegrino (Sel). Per quanto mi riguarda, ma penso di poter parlare anche per i cofirmatari Micillo e Pellegrino, l’esperienza drammatica della Terra dei Fuochi era ben presente quando ho steso il testo della proposta di legge per introdurre i reati ambientali nel nostro codice penale- dice Realacci- tutti e tre, infatti, siamo consapevoli della necessitá di dotare il Paese di strumenti piú efficaci nel contrasto alle ecomafie e alle illegalitá”.Proprio per questo “auspichiamo l’approvazione veloce della legge sugli ecoreati senza cambiare neanche una virgola rispetto al testo licenziato dal Senato, in modo tale che diventi subito operativo questo importante e atteso provvedimento- conclude il presidente della commissione Ambiente- in merito ad alcune critiche rivolte al testo ritengo, come scritto nello stesso parere della commissione Ambiente della Camera e come affermano anche le associazioni, che integrazioni o modifiche migliorative al testo possano trovare collocazione in altri provvedimenti normativi”.

©Futuro Europa®

[NdR – L’autore cura un Blog dedicato ai temi trattati nei suoi articoli]

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