Rassegna stampa estera
Naufraghi, evasori fiscali, politici alla deriva e mafia. Questo quanto ci offre la Stampa estera questa settimana.
Ancora dramma dei migranti morti nel tentativo di raggiungere le nostre coste. Il “mistero” dei 400 disperati annegati, ma dei quali non c’è per ora ancora nessuna traccia, dimostra quanto la situazione stia scivolando di mano a chi dovrebbe gestirla con più criterio. Non noi italiani, l’Unione Europea intera . Come precisa Giada Zampano su The Wall Street Journal, “i sopravvissuti del naufragio di un barcone di migranti diretti verso l’Italia ha detto che almeno 400 persone sono morte nel naufragio (…) Il numero di morti di quella imbarcazione segnerebbe una delle perdite più grandi di migranti in mare aperto, segnando un nuovo triste record (…) La Guardia Costiera italiana non ha potuto fornire alcuna conferma sul numero di morti.” Quello che è certo è il numero di persone salvate nello scorso fine settimana: 8.480. Emergenza che ancora una volta, come riporta la CNN, l’Italia sta affrontando da sola. Sulla stampa estera esce sempre più netta la condanna dell’inefficacia dell’operazione Triton. Un’indagine condotta dalla britannica Channel4 mostra la disparità di numeri tra Mare Nostrum e Triton e riporta le lamentele dell’Italia che non solo “accoglie”, ma si prende sempre più spesso anche gli spari : “il numero delle morti è dovuto alla mancanza di fondi erogati dall’UE. Mare Nostrum costava all’Italia 9 milioni di euro al mese, Triton ne costa 2,9. I gruppi di sostegno ai rifugiati anno affermato che l’impennata di morti è il segnale dell’incapacità di Triton di affrontare la crisi”. Come fanno notare su Dakar Actu, l’immigrazione che aumenta esponenzialmente fa aumentare altrettanto il rischio di tensioni sociali. La Lega ha già dichiarato guerra al Governo.
La stampa francofona ha ripreso con molta enfasi l’articolo pubblicato da Repubblica lo scorso 8 Aprile riguardo al numero abnorme di banconote da 500 euro depositate nelle nostra banche. Come fanno notare a France 24, “un’anomalia che ricorda quanto pesa sul nostro Paese l’economia sotterranea e l’evasione fiscale”. Parole che ci piace poco sentire, ma che leggiamo ancora troppo spesso: “mafiosi, corruttori, evasori fiscali sono dunque i principali sospettati in questa infiltrazione di biglietti da 500 euro. I dati del 2014 non sono che una conferma di quello che i banchieri centrali italiani sospettavano da diversi anni. Nel 2011 avevano chiesto ufficialmente, in un rapporto, l’abolizione del taglio da 500 euro perché permetteva di trasferire facilmente grandi quantità di denaro da un Paese all’altro, per esempio tra Italia e Svizzera (dettagli su Bloomberg, 19 Aprile 2010, 550 euro bill lifts crime terror tax risk Bank of Italy says ). Notizia ripresa anche da Camille Chappuis per Radio Monaco: “ gli italiani hanno versato sui loro conti 37 miliardi di euro netti in banconote da 550 euro dal 2010. Ossia 8 volte quello che le banche avevano messo in circolazione”. Ancora su Le Parisien puntualizzano come “secondo i dati della Banca centrale italiana, le principali regioni colpite dall’inflazione dei versamenti di banconote di grosso taglio siano quelle più ricche del Nord d’Italia. Nelle regioni dove la mafia è presente come in Sicilia, Calabria o Campania, i volumi rimangono importanti…ma costanti!”
Una nota di colore è data dalla riflessione che Philippe Ridet fa sulla decisione di Beppe Grillo di bandire Matteo Renzi dal suo blog. Scrive Ridet: “In Italia il ‘cambio di stagione’ è una cosa seria. L’arrivo della primavera, la prospettiva delle prime passeggiate al mare, spingono i Transalpini ad arieggiare la casa (…) Possiamo sorridere. E’ la promessa dell’arrivo di un mondo nuovo al quale ci fa bene credere. Anche Beppe Grillo sembra crederci.” Spiega il giornalista come Grillo abbia preso l’impegno di non parlare più di Renzi, suo (e dei suoi fedeli) principale bersaglio, sul suo blog e ricorda che qualche mese fa fu Renzi ad invitare l’ex comico ‘ad uscire dal suo blog’. Sembra che oggi possa succedere il contrario. “Ma ci si chiede di cosa beppegrillo.it potrà ora parlare, visto che il Capo del Governo e le sue riforme erano, dal suo arrivo al potere 13 mesi fa, il principale argomento di discussione e critica (…) Dal punto di vista marketing la mossa pare un po’ azzardata. L’azzardo è anche politico.” Ricorda Ridet che sebbene il Movimento 5 Stelle sia ancora accreditato al 20% delle preferenze nei sondaggi, alle “elezioni politiche del 2008, Walter Veltroni, allora leader della sinistra, aveva deciso di non chiamare più con il suo nome il suo avversario, Silvio Berlusconi, ma utilizzare l’espressione ‘il principale leader del partito avversario’ . Al di là del fatto che la perifrasi era pesante e un po’ difficile da utilizzare, si rivelò assolutamente inefficace. Berlusconi fu rieletto per la terza volta a capo del Governo. Da allora Walter Veltroni fa cinema”. Uomo avvisato…
Nicholas Farrell ha pubblicato su Newsweek una lunga ed interessante analisi su Africo, piccola cittadina della Calabria più povera, dove “rimane poco da fare se non…unirsi alla Mafia”. Scrive il giornalista: “Ad un occhio poco esperto, la piccola cittadina di Africo, alla punta estrema dell’Italia, potrebbe sembrare il Paradiso Terrestre. In Giugno, tartarughe giganti emergono di notte dal mar nero inchiostro e depositano le loro uova nella sabbia a pochi metri da una costa bellissima e, di tanto in tanto, qualche pescatore o sub trova statue bronzee di valore inestimabile, coperte dalla sabbia da quando l’Italia era parte della Grecia, nel 300 a.C. Ma Africo (3200 abitanti) è forse la città più povera d’Italia. La sua disoccupazione arriva al 40% e la media degli stipendi raggiunge i 14mila euro all’anno. Di fatto, nessuno al di sotto dei 30 anni lavora ad Africo e un terzo degli abitanti ha più di 55 anni.” Dall’articolo emerge la povertà della cittadina dove non esistono negozi, bar, ristoranti, alberghi nonostante le potenzialità turistiche della zona . “Ad Africo la scelta è semplice: o ci si arruola nella Forestale o si emigra – come moti fanno – oppure si entra a far parte della Mafia, come molti altri fanno”. Farrell fa anche notare come il “simbolismo” della Corona permei tutta la cittadina: il bar, l’unico bar del Paese si chiama… Bar Crown. Seguono diverse testimonianze, omertà, paura, negazione delle’evidenza sono parte della mentalità degli abitanti. Per i lettori italiani alla fine della lettura rimane tanta amarezza.
Stephanie Halasz and Hada Messia, Danger and despair in the Mediterranean as migrants stream to Italy, CNN, 15 Aprile 2015; Giada Zampano, Wreck of Migrant Vessel Headed to Italy Leaves Up to 400 Dead, The Wall Street Journal, 14 Aprile 2015; Channel 4 News, Lampedusa: why are so many migrants dying at sea?, 14 Aprile 2015; Dakar Actu, L’immigration fait monter la tension en Italie, 14 Aprile 2015; Camille Chappuis, Les banques italiennes face à un mystériex afflux de billets de 500 euros, Radio Monaco, 14 Aprile 2015; AFP per Parisien; Italie: étrange usage des billets de 500 euros, 14 Aprile 2015; France24, Les banques italiennes ont reçu 100 fois trop de billets de 500 euros, 13 Aprile 2015; Philippe Ridet, Beppe Grillo bannit Matteo Renzi de son blog, Le Monde, 13 Aprile 2015; Nicholas Farrell, In Italy’s Poorest Town, There’s Little Left to Do but Join the Mafia, Newsweek, 9 Aprile 2015.