Dalle agenzie stampa

ITALICUM: MAURO (PI), GRAVE INVOLUZIONE DEMOCRATICA – ”Nell’anno in cui celebriamo i 70 anni della Resistenza che ha dato senso alla storia di libertà e democrazia del nostro Paese ci accingiamo con un voto beffardo a lasciarci alle spalle il pluralismo istituzionale e la solidita’ delle istituzioni democratiche per tornare a correre dentro le avventure di un uomo solo al comando. Dopo la legge Acerbo, l’Italicum diviene la cifra dell’involuzione della nostra democrazia”. Così in una nota il presidente dei Popolari per l’Italia Mario Mauro.

ITALICUM: SALATTO (PI), AREA POPOLARE ABBIA CORAGGIO DI APRIRE CRISI – “Siamo al momento della verità per le forze democratiche. Tra la caduta del Governo e il tramonto della democrazia, meglio le elezioni anticipate”. Lo dice in una nota il vicepresidente dei Popolari per l’Italia Potito Salatto. “Un appello – prosegue Salatto – rivolto anche ad Area Popolare il cui leader Angelino Alfano si e’ ammalato di ‘annuncite’ come il Premier predicando ogni giorno l’unità dei Popolari salvo poi porre veti di partecipazione a dritta e a manca, disarticolando sui territori in vista delle elezioni regionali la stessa unità di quell’Area Popolare che ha costruito gruppi unici fra Ncd e Udc in Parlamento”. “L’unità la si trova su tesi politiche , strategie comuni e coerenti anche a costo di dover compiere gesti significativi quale quello compiuto coraggiosamente dall’onorevole Roberto Speranza. Chapeau a chi ha coraggio e coerenza!”

ITALICUM: DI MAGGIO (PI), MEGLIO CADUTA RENZI CHE ITALICUM. PER POPOLARI LA SCELTA E’ CHIARA – “La posizione della minoranza del Partito democratico non può fermarsi al semplice dissenso. La riforma elettorale voluta da Renzi mette a rischio il sistema democratico del Paese. Qui non si tratta di dividere o meno il Pd, ma c’è in gioco molto di più, la stessa democrazia. E se per salvaguardare la democrazia occorre realizzare la minaccia di Renzi della caduta del governo, che il governo cada. I Popolari per l’Italia contribuiranno a farlo cadere”. Lo dice in una nota il senatore dei Popolari per l’Italia Tito Di Maggio a proposito dell’esito della discussione sulla legge elettorale nella direzione del Pd di ieri.

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