L’Eur in mostra all’Ara Pacis

Roma – Nel 1942 si iniziarono i lavori per la E42, una Esposizione Universale per celebrare il fascismo poi bloccati dallo scoppio della seconda guerra mondiale; negli anni cinquanta il progetto fu riconvertito per realizzare il centro direzionale e residenziale che oggi conosciamo. A 73 anni dalla sua fondazione questo quartiere, divenuto la testimonianza del miracolo economico, sarà in mostra presso l’Ara Pacis fino al 14 giugno.

Esposizione Universale Roma. Una città nuova dal fascismo agli anni ’60, questo il titolo della mostra organizzata da Zètema Progetto Cultura che gode del supporto di Roma Capitale, Assessorato alla Cultura e al Turismo-Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, EUR S.p.a., EXPO in collaborazione con Istituto Luce Cinecittà e Teatro di Roma, vanta l’allestimento espositivo dell’architetto Carlo Lococo.

Con questa esposizione si mira a ricostruire le vicende dell’Eur con oltre cento opere, di varia natura, che convergono all’Ara Pacis da EUR S.p.a.; Archivio Centrale dello Stato; Casa dei Teatri; Centro Ricerca e Documentazione Arti Visive; I.N.P.S; Galleria del Laocoonte; Archivio Fondazione Istituto Gramsci; MAXXI Architettura – Museo MAXXI; Archivio Lapadula; Archivio Cattaneo-Cernobbio e da alcuni musei della Sovrintendenza Capitolina.

Il curatore, Vittorio Vidotto, ha suddiviso la mostra in tre sezioni fondamentali: Il progetto per l’Esposizione in cui si affrontano tutte le fasi di scelta dei luoghi e la modalità di costruzione; Un destino incerto. L’Eur terra di stranieri e sfollati che fornisce un quadro della situazione del quartiere, della città in generale, e delle risorse a disposizione nel immediato dopo guerra; Gli anni ’50 e il rilancio dell’Eur dove si illustra tutto l’iter sostenuto per riqualificare il quartiere e i personaggi che sono stati protagonisti della sua edificazione.

Tra questi importanti prestiti spiccano 25 opere giunte dal Massimo & Sonia Cirulli Archive, mentre il vasto materiale audiovisivo, che fornirà una maggiore comprensione delle condizioni in cui versava il quartiere all’epoca, provengono dall’Archivio Storico Luce. L’esposizione ha raccolto anche una ricca rassegna di scatti e prospettive di grandi fotografi contemporanei, quali Oscar Savio, Franco Fontana, Hans-Christian Schink, Andrea Jemolo e Fabrizio Ferri.

Ma la mostra non è solo documentari e immagini, a fare da cornice all’immane raccolta saranno alcuni spezzoni di film che hanno fatto la storia del cinema italiano (Roma città aperta; La dolce vita; Le tentazioni del Dottor Antonio; Il Boom; La decima vittima) testimoniando le rinascita economica e lo stato d’animo di una nazione nel dopoguerra.

Per garantire maggiore chiarezza sulle vicende che si susseguirono tra gli anni ’40 e ’60 all’Eur, la curatela in collaborazione con il Teatro di Roma (dove a giugno andrà in scena l’inedito testo L’esposizione universale scritto nel 1948 da Luigi Squarzina) ha organizzato una serie di incontri multidisciplinari che si terranno presso il Teatro Argentina e l’Auditorium dell’Ara Pacis fino al 21 maggio.

©Futuro Europa®

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