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WWF, Expo avrà successo se affermerà principi – “Il successo di Expo non si misurerà solo dal numero dei suoi visitatori, ma dall’affermazione dei principi che lo hanno ispirato. Il modo con cui verrà affrontato il futuro dell’alimentazione e tutte le problematiche ad esso correlate è dirimente per l’intera umanità e richiama la necessità di una radicale riforma dei nostri sistemi economici e una diversa attenzione da parte di tutti sulla salute dell’ambiente”. Così Donatella Bianchi, presidente del Wwf Italia. Il Wwf è l’unica associazione ambientalista ad aver sottoscritto con Expo Milano 2015 uno specifico “agreement” che lo riconosce formalmente come “Civil Society Participant”. L’associazione ribadisce infatti di vedere in Expo 2015 “una grande occasione per affrontare in termini propositivi temi quali il rapporto tra l’attuale sistema economico e un accesso alle risorse equo e sostenibile”. Per questo, il Wwf ha fornito il proprio contributo per la redazione della “Carta di Milano”. “Il sostegno all’innovazione, alla proposizione culturale, alla promozione di idee, di comportamenti e soluzioni praticabili è per il Wwf inscindibilmente legato all’azione di tutela e conservazione della natura che svolge in tutto il mondo. La tutela della biodiversità in questo contesto non assume solo il senso di un valore straordinario da preservare ma anche il parametro e la misura entro cui si devono trovare le modalità per soddisfare le esigenze umane senza oltrepassare i confini planetari”, conclude Bianchi. (AdnKronos)

Via il divieto all’air gun, la Camera dá ok a ddl Ecoreati Torna al Senato; per governo sarà legge ma opposizione insorge – La Camera sopprime le norme che vietavano l’uso della tecnica air gun per la ricerca di idrocarburi sui fondali marini e dà il via libera alla proposta di legge sugli Ecoreati. Il provvedimento torna al Senato dove potrebbe avviarsi verso un traguardo tanto atteso di rendere la nostra normativa adeguata a combattere i reati contro l’ambiente e la salute dei cittadini. Ne è convinto il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti secondo cui “l’Italia è vicina a un risultato epocale”, perché “senza la zavorra dell’air gun” il testo “sarà legge entro fine mese”. E aggiunge che “c’è l’impegno del governo”. Ma dall’opposizione agli ambientalisti si levano le accuse a Renzi “di aver ceduto ai petrolieri”, di “ennesimo colpo di mano del governo”, con il timore che a palazzo Madama ci sarà un insabbiamento e il M5S assicura che stará “con il fiato sul collo”. L’ex ministro dell’Ambiente Andrea Orlando insiste che è “un testo storico” e replica: “Ci sono poteri forti? Non so se residuino, ma so che ci sono interessi legittimi. E oggi siamo davanti a una impostazione ragionevole e condivisa”. L’Aula ha licenziato il provvedimento con 353 sì, 19 no e 34 astenuti dopo aver fatto passare l’emendamento soppressivo dell’air gun su cui c’era il parere favorevole del governo con 283 sì, 160 no e 2 astenuti. Il M5S punta l’indice contro Galletti attribuendogli “pura schizofrenia politica” perché “viene in Aula a dirci che gli articoli sull’air gun sono inopportuni, eccessivamente stringenti” mentre “quegli articoli al Senato sono stati introdotti proprio dal suo partito e da coloro che alla Camera inorridiscono leggendoli”. La “sorpresa” per questo “atto incomprensibile” del governo, viene espressa, fra gli altri, dalle associazioni Legambiente e Libera: “Era la volta buona ma a pochi metri dal traguardo il governo cambia idea e, dopo tante rassicurazioni e prese di posizione pubbliche da parte di diversi ministri sostiene l’emendamento per togliere il comma sull’air gun e lo rispedisce al Senato dove rischia l’affossamento, vista la maggioranza risicata, l’ostracismo delle commissioni Giustizia e Ambiente e visto che una parte dei senatori Pd non vogliono i reati ambientali nel codice penale”. Il M5S teme “la guerra tra bande della maggioranza” al Senato, per questo – assicura – giá da oggi parte il countdown: mancano 26 giorni. Staremo col fiato sul collo perché non si può piú aspettare. La Terra dei Fuochi, il dramma dell’amianto, Taranto e Porto Torres: tutti i buchi neri della nostra Italia ammalata non possono più sopportare i giochini e le bugie di questa maggioranza”.(ANSA).

Ambiente: commissione parlamentare per due giorni a Ferrara – La Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali, presieduta dall’on.Alessandro Bratti, nell’ambito delle proprie attività istituzionali ha programmato per il 12 e 13 maggio una missione a Ferrara, con audizioni. Lo ha reso noto la Prefettura. La Commissione intende approfondire la situazione in Emilia-Romagna. (ANSA).

Ambiente:Theiner e Galletti parlano di A22, Stelvio e caccia – Le misure per la riduzione delle emissioni inquinanti lungo l’autostrada del Brennero, la riorganizzazione del Parco nazionale dello Stelvio, il divieto di caccia all’interno dei parchi naturali. Questi i temi al centro dell’incontro fra l’assessore provinciale Richard Theiner e il Ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti. Uno degli argomenti discussi da Theiner e Galletti è stato quello relativo al pacchetto di misure, approvato lo scorso anno dalla giunta provinciale altoatesina, per ridurre l’inquinamento lungo l’autostrada del Brennero. Tra le proposte avanzate, che sono ancora in attesa di un riscontro da parte di Roma, vi è anche l’introduzione di un limite di velocità dinamico in caso di superamento dei valori di soglia del biossido di azoto, e il Ministro Gian Luca Galletti ha preso atto della situazione. “Una decisione definitiva – ha aggiunto il direttore dell’Agenzia per l’ambiente Flavio Ruffini, presente all’incontro – sarebbe quantomai importante, visto che come Appa abbiamo giá presentato all’Unione Europea un progetto-pilota in tal senso”. Durante il breve incontro svoltosi a Bolzano, l’assessore Richard Theiner ha poi aggiornato Galletti sulla situazione relativa alla riorganizzazione del Parco nazionale dello Stelvio, cogliendo l’occasione per prendere posizione in merito all’annunciata introduzione del divieto di caccia nei parchi naturali. “Un provvedimento del genere – ha sottolineato Theiner – rischierebbe di compromettere l’equilibrio ecologico delle zone protette, un fatto che avrebbe conseguenze negative anche per quanto riguarda l’accettazione da parte della popolazione locale”. (ANSA).

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