Elezioni nazionali alle porte

Più vado avanti e più appartengo a quella categoria di persone, attualmente poche ma in crescente aumento, che ritengono sempre più probabile che il Governo Renzi non duri a lungo.

Certo assistiamo ai sorrisi di soddisfazione all’interno dell’emiciclo della Camera e fra i Ministri e i Sottosegretari per l’approvazione delle leggi avanzate dalla maggioranza di Governo ma sono atteggiamenti che rappresentano lo stato d’animo di chi ritiene di conseguire vittorie in grado di garantire ai protagonisti lunga vita politica, non per aver fatto qualcosa di buono per gli Italiani.

Queste vittorie di Palazzo si scontrano, infatti, ormai continuativamente con la realtà sociale che ci circonda, con le categorie destinatarie delle leggi che contestano con un sempre più ampio dissenso. Pensionati, scuola, sindacati, movimenti, associazioni, professionisti, forze politiche di opposizione, disarticolazioni interne agli stessi partiti che sostengono il Governo sono in trincea quotidiana per esprimere un generale motivato contrasto che certo non giova all’autorevolezza del Governo e del suo Premier. Se poi andiamo fuori dai confini nazionali, ci rendiamo conto che i trionfalismi che inondano i mezzi di informazione per quanto riguarda la vicenda dell’immigrazione si scontrano in Europa con i molti Stati che si sono sottratti a quelli che venivano intesi come successi per le proposte italiane. Un flop diplomatico della nostra Mogherini che ancora una volta ha nuociuto alla credibilità della classe dirigente del nostro Paese.

Insomma, mi domando quali strati della nostra società, quali categorie sostengono Renzi? Quali sono i cittadini rappresentati positivamente da questo Governo? Le Forze dell’Ordine? I medici? I professionisti? Gli operai? I giovani? Gli imprenditori? I commercianti? Gli artigiani? I dipendenti pubblici? I pensionati? I professori? Gli studenti? I disoccupati? I licenziati? Gli esodati? A vedere il susseguirsi di manifestazioni, di contestazioni non mi pare che tutti questi possono essere definiti supporter del renzismo così come si va sviluppando.

Non cogliere questo clima per porre in essere un’alternativa moderata, rappresentativa sarebbe un grave errore la cui responsabilità cadrebbe sulle spalle di tutto coloro che pur non condividendo questo stato di cose nulla fanno per ricompattarsi su progetti politici adeguati alla soluzione dei problemi che ci affliggono e per i quali ancora non si vede una via di uscita. In questo caso l’unico sostenitore vero dell’ex Sindaco di Firenze sarebbe l’assuefazione, l’indifferenza l’arrendevolezza.

Sono convinto che, per fortuna, le elezioni nazionali sono alle porte con buona (?) pace sua e di noi tutti. Speriamo!

©Futuro Europa®

[NdR – L’autore dell’articolo è Vicepresidente nazionale dei Popolari per l’Italia e Membro del Bureau PPE a Bruxelles]

Condividi
precedente

Dublino, capitale di startup

successivo

Cuba fiere

Rispondi

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *