Palma amara

Di solito non sono tenero con il cinema italiano contemporaneo, soprattutto con le commedie, ma una volta che tre registi del calibro di Garrone, Moretti e Sorrentino presentano dei piccoli capolavori come Il racconto dei raccontiMia madre La giovinezza, sono senza parole di fronte al responso della giuria di Cannes che premia il cinema francese e alcune opere civilmente impegnate.

Non ho visto Dheepan di Jacques Audiard, né Il figlio di Saul di Laszlo Nemes, tanto meno The Assassin di Hsiao- Hsien eThe Lobster di Yorgos Lanthimos. Sono convinto che siano opere degne di rilievo che cercherò di apprezzare nel corso dei prossimi mesi, ma resto dell’opinione che la cura formale e gli effetti artigianali di Garrone, la fotografia e la sceneggiatura di Sorrentino, l’interpretazione di Margherita Buy e dei due grandi vecchi de La giovinezza avrebbero meritato più considerazione. Tre film intensi, coinvolgenti, risolti, privi di punti morti e ricchi di contenuti, anche se con il difetto del fantastico (Garrone) e del minimalismo (Sorrentino – Moretti), dal punto di vista della giuria di Cannes.

Non capiterà più che il cinema italiano sia in grado di presentare ai nastri di partenza del festival francese tre simili cavalli di razza, tre autori capaci di scrivere le migliori opere della loro carriera. Forse il cinema italiano avrebbe bisogno di conquistare maggior peso politico in campo internazionale, visto che le decisioni provengono da una giuria un po’ troppo francese, sbilanciata verso il sociale e il politico, poco incline a premiare lavori di taglio psicologico, intimista e tanto meno horror-fiabesco. Non è stata una notte magica, ma i nostri autori e soprattutto i loro produttori alzano i calici per gli ottimi risultati di vendita.

In fondo quel che conta è il giudizio del pubblico. “A Cannes si premiano solo film brutti”, ha detto qualcuno. Il giudizio di una giuria è mutevole come il vento, soprattutto è imprevedibile, emozionale. Un ottimo film resta nel tempo. E i nostri sono sicuro che invecchieranno bene.

©Futuro Europa®

[NdR – L’autore dell’articolo ha un suo blog “La Cineteca di Caino”]

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