Rassegna stampa estera
Un’Italia contraddittoria, ingenua e un po’ incongruente è quella che viene fuori dalle pagine della stampa estera questa settimana, dando l’assist a molti di tirare fuori commenti velatamente, ma forse non troppo, sarcastici. Berlusconi e il suo approccio a Instagram, Umberto Eco e il suo “Numero Zero”, la “nostra” passione per gli orologi svizzeri. Ovviamente troviamo tantissimo commenti su Cannes, dove la stampa francofona è andata a nozze mostrando il nostro rientro a casa con la coda tra le gambe anche se su Courrier International, “Vu d’Italie” restituisce pan per focaccia. La reazione al voto Irlandese è stata ampiamente descritta sui nostri quotidiani, curiosi due articoli al limite del provocatorio: quello di Winston Ross su Newsweek sui fumosi piani di un certo Giampiero Paladini, avvocato pugliese convertito all’Islam, e le sue velleità di costruire la prima Università Islamica d’Europa e la proposta evidenziata da Silvia Marchetti su CNN che vede come soluzione all’inserimento dei migranti nel nostro Paese il ripopolamento dei 6000 borghi fantasmi disseminati sulla Penisola.
Le Storie di politici non mancano mai. Questa settimana è Silvio Berlusconi il prescelto. Sylvia Poggioli ne parla su NPR (National Public Radio), una organizzazione no profit che comprende ben 900 radio americane, raccontando la quasi “ingenua” scoperta da parte dell’ex Premier dei Social Media per fare campagna elettorale. La valanga di foto postate su Instagram ha lasciato il segno, anche se non proprio del tipo auspicato dal Cavaliere. Scrive la Poggioli: “In Italia si terranno delle elezioni in alcune Regioni Domenica prossima, e tra i politici che stanno cercando di tornare sulla scena troviamo il tormentato dagli scandali per eccellenza, l‘ex Primo Ministro Silvio Berlusconi. Prendendo spunto dall’astuto utilizzatore dal massimo esperto italiano del digitale, il giovane primo Ministro Matteo Renzi, Berlusconi ha aperto un account Instagram, pubblicando più di 60 foto nel solo primo giorno di utilizzo.” Impietosa la descrizione delle foto e del loro protagonista che ancora si impasticcia la faccia di “cerone e porta un colore di capelli che non esiste in natura” e se “Domenica sarà la prima grande prova del Partito di centrodestra Forza Italia da quando lo scorso Marzo l’ex primo Ministro ha finito di scontare una condanna per frode, la sua passione per la campagna elettorale sembra lontana”. La giornalista vede la campagna elettorale condotta da Berlusconi come fosse portata avanti da un “estraneo” e “salvo sorprese dell’ultima ora – forse grazie a Instagram – l’Italia potrebbe assistere al crepuscolo della carriera politica di Berlusconi.” Berlusconi è anche parte dell’ultimo lavoro di Umberto Eco, presentato da Philippe Chevilley su Les Echos, che “ci porta nel racconto parallelo di vero-falso complotto fomentato da tutti i demoni dell’Italia moderna – dalla Loggia P2 alla Mafia, risalendo a Mussolini (…) Lo scrittore prende due piccioni con una fava: prendendo in giro i ‘complottisti’, disegna un quadro forte di un’Italia tossica che si sarebbe presto buttata tra le braccia di un populista, affarista e magnate della stampa chiamato Silvio Berlusconi.” Come scrive il giornalista francese, ‘Numero Zero’ è “la feroce fiaba di un’Italia Zero che da i brividi”… Fiaba fino a che punto?
A rafforzare questa immagine di Italia dalle 1000 contraddizioni arriva la curiosa inchiesta di Richard Etienne che su la Tribune de Genève cerca di capire il successo stupefacente dell’orologeria svizzera in un Italia in crisi. “L’Italia è risultata essere il principale cliente europeo degli orologiai svizzeri nel 2014. Ha comprato in quell’anno la bazzecola di 1,23 miliardi di franchi in orologi (…) Stupefacente. L’economia italiana sta meno bene che quella dei suoi vicini del Nord: il suo PIL si è contratto dello 0,4% lo scorso anno dopo essere precipitato dell’1,7% nel 2013 e del 2,8% nel 2012. Tre anni di recessione che hanno fatto salire la disoccupazione a picchi che neanche i francesi hanno conosciuto.” Il giornalista si pone una serie di domande: Privilegiano forse i modelli meno cari? La Mafia? Abbiamo a che fare con una terra di transito? Il turismo cinese? Se è vero che secondo i dati sono gli Swatch ad avere la meglio sugli orologi a carica meccanica,numericamente parlando, è anche vero che la cifra spesa per questi ultimi è sempre altissima. La pista della Mafia viene scartata a favore di quella dell’”amore per l’apparenza” che caratterizza molti italiani. Se è vero che in vacanza ci si concede uno shopping che esce dall’ordinario, secondo Etienne e i dati da lui studiati non è neanche questo l’elemento decisivo che spiega il fenomeno. In poche parole “il successo italiano rimane avvolto dal mistero”.
Cannes 2015: i titoli dei media francesi parlano da soli. France TV info nel suo La France qui rit, l’Italie qui pleure parla di “sconfitta” italiana, dando un riferimento calcistico al risultato trionfante della Francia con il suo 3 a 0 ai nostri danni. TF1 titola Palme inattendue, la France au Top, l’Italie fait Flop… Anche se, raccontando la delusione italiana giustamente conclude “In fin dei conti, la sol giuria si trova nelle sale, ed è il pubblico”. Nella rubrica “Vu d’Italie” il Courrier International riporta la domanda che si è posta La Stampa: “Se il cinema francese trionfa, possiamo dire altrettanto della Francia? I politici che hanno celebrato questa vittoria con il solito riflesso nazionalista hanno solo visto i film premiati?” Osserva il giornale che queste opere consacrano nello specifico “il loro fallimento su almeno due questioni al cuore della crisi francese: la sicurezza e il lavoro”. Per amor di Patria queste osservazioni andavano riportate.
Winston Ross parla lungamente del controverso piano di Giampiero Paladini di aprire una Università Islamica vicino a Lecce, progetto fermamente respinto dal Sindaco e dal molti consiglieri comunali che lo vedono come “un cavallo di Troia per il radicalismo islamico”. Molti musulmani della zona hanno criticato Paladini definendolo un ciarlatano, che non ha mai frequentato la Moschea locale né si è mai presentato agli Imam. La sua intenzione di “costruire ponti per unire le divergenze filosofiche tra il mondo occidentale e quello islamico” sono viste come fuffa. Sembra che nell’ultima decade l’ex avvocato abbia presentato numerosi progetti faraonici, “dal college a Salemi ad un centro espositivo ad Abu Dabi”, mai realizzati ovviamente per…mancanza di finanziatori. L’Italia è anche questa.
Titola così il suo pezzo Silvia Marchetti: Ghost Towns: Answer to Italy migrant crisis? Nella prima parte del suo articolo riassume la situazione degli ultimi mesi, racconta dei continua sbarchi e del disagio sociale che cresce tra gli italiani. Nella seconda parte spiega che forse la soluzione potrebbe essere semplice, ovviamente una volta presa la decisione da parte dell’Europa sulle quote migranti, perché l’Europa tutta deve fare la sua parte… “Un buon modo per l’Italia di affrontare la crisi potrebbe essere quella di ospitare la sua quota di migranti nelle migliaia di città fantasma disperse sullo stivale, un po’ come molte città a rischio estinzione hanno fatto con i latinos negli Stati Uniti.” La giornalista vede due obbiettivi possibili da raggiungere in questo modo: riportare in vita questi borghi e ridare una vita a queste persone. Utopia?
Sylvia Poggioli, Italy’s Berlusconi Discovers Social Media As A Campaign Tool, NPR, 26 Maggio 2015; Philippe Chevilley, L’Italie <zéro> d’Umberto Eco, Les Echos, 26 Maggio 2015; Richard Etienne, Pourquoi les Italiens craquent pour les montres suisses, Rtibune de Genève, 25 Maggio 2015; AFP per Culturebox FranceTv info, Cannes 2015: La France qui rit, l’Italie qui pleure, 26 Maggio 2015; AFP per TF1, Palme inattendue, la France au tob, l’Italie fait flop: le bilan du Festival de Cannes, 25 Maggio 2015; Courrier International, Vu d’Italie. Cannes célèbre les échecs cuisants de la France, 26 Maggio 2015; Winston Ross, Odd School Ties: Islamic University Creates Backlash in Italy, Newsweek, 25 Maggio 2015; Silvia Marchetti, Ghost Towns: Answer to Italy migrant crisis?, CNN, 26 Maggio 2015.